Nuovo progetto Ipsia, intelligenza artificiale per le traduzioni
Si è iniziato con desti dall’inglese di Shakespeare ed Hemingway
| Matteo Ceron |
CASTELFRANCO – Nuova sperimentazione per gli studenti di alcune classi dell'Ipsia “Galilei”: stanno utilizzando l'intelligenza artificiale nella traduzione ed elaborazione di testi letterari di William Shakespeare ed Ernest Hemingway.
“Le traduzioni di testi con Google translate, Microsoft translator, o Facebook translator, che sono comunemente utilizzati dagli studenti e non solo, non danno spesso risultati soddisfacenti in quanto producono una traduzione letterale sequenziale parola per parola – spiega il professor Daniele Pauletto, che sta seguendo il progetto -. Mancano alcune sfumature e idiomi, oppure la traduzione di questi idiomi risulta spesso errata o poco corretta. Per risolvere il problema abbiamo cercato sistemi più evoluti che impiegassero l'Intelligenza artificiale A.I. (il machine learning)”.
Quali sono le differenze? “Tali sistemi – prosegue - offrono spesso una traduzione più naturale che si avvicina a quella di un traduttore umano. L’apprendimento automatico (chiamato anche machine learning dall'inglese) fornisce ai computer l'abilità di apprendere senza essere stati esplicitamente programmati. Basta inserire i dati in un algoritmo generico e l’algoritmo genera una propria logica basandosi sui dati inseriti”.