Sacchetti bio, Puppato: "Unica alternativa a inquinamento"
La senatrice del Pd: "Quanti disposti ad accettare inceneritore nel proprio quartiere?"
| Matteo Ceron |
MONTEBELLUNA - "Mi chiedo quanti di quelli che in queste ore stanno protestando contro i bioshopper sarebbero disposti ad accettare che nel loro quartiere venisse costruito un inceneritore per bruciare le montagne di quintali di plastica che ogni giorno gettiamo via". È quanto afferma la senatrice del Partito democratico Laura Puppato.
"Io stessa - ha aggiunto Puppato - ho partecipato ad incontri a Pederobba, dove si vorrebbero bruciare altre 65 mila tonnellate di plastiche, con tutta la cittadinanza ovviamente preoccupata e pronta a mobilitarsi. Sedici anni fa, fui la prima a bloccare la costruzione di un inceneritore a Montebelluna quando venni eletta Sindaca, ma certo non si possono solo fare proposte contro, bisogna costruire le alternative alla dipendenza dal petrolio".
"Le alternative alla ricerca e all'uso di materiali bio-compatibili sono quelle tragiche che viviamo - ha aggiunto la senatrice -: discariche, cementifici bruciaplastiche, inceneritori, intere isole di plastica in mare. Le microplastiche le ingoieremmo direttamente dai pesci che mettiamo sulle nostre tavole e le ritroveremmo nel nostro sistema neurologico e nel fegato". "Questa nuova normativa - conclude Puppato - va nella direzione di prevenire un danno ben maggiore e cambiare rotta, dirigendosi verso la green economy e la nuova economia circolare, in cui l'Italia può dettare l'agenda mondiale".