I SIMBOLI PAGANI DELLA LEGA
Volantinaggio al mercato per mostrare le contraddizioni e le strumentalizzazioni del Carroccio
| Laura Tuveri |
Treviso - Se la Lega organizza una raccolta di firme contro la sentenza della Corte di Strasburgo, gli attivisti di Un’Altra Treviso hanno distribuito volantini (in allegato), sabato al mercato, per dimostrare che lo stesso Carroccio inneggia ai simboli pagani: ‘ampolle del dio Po’, le bandiere con le croci celtiche, i ‘soli delle Alpi’, i ‘matrimoni celtici’ con cui Lega Nord e Forza Nuova da anni fanno sfoggio di espressioni ‘culturali’ che nulla hanno a che vedere con la religione cristiana, ma che, appunto, fanno riferimento a tradizioni pagane.
“Se la simbologia pagano-celtica è stata scelta e sostenuta da leghisti e forzanoisti per la loro ‘narrazione culturale’ finalizzata a sostenere posizioni politiche pseudo-identitarie e xenofobe e, per quanto non condivisibile, si tratta di una strategia politica come un’altra. Quello che diventa insopportabile – sostengono Luigi Calesso (in foto) e Anna Mirra di Un’Altra Treviso - è la strumentale ‘battaglia’ per la difesa del crocifisso e dei simboli cristiani che le stesse forze politiche scatenano oggi come se la loro azione politica non fosse stata, appunto, connotata da riferimenti e simbologie che con il cristianesimo nulla hanno a che vedere”.
Un’Altra Treviso vorrebbe che i trevigiani fossero consapevoli che proprio chi si proclama difensore dei simboli cristiani “si prepara a votare l’ennesima legge “salva Berlusconi” che manderà in prescrizione i reati di frode, abuso d’ufficio, traffico di rifiuti, truffa, corruzione, ricettazione, sfruttamento della prostituzione".
"Quasi che la strategia fosse: a Veneti e Lombardi riempiamo la testa con la “difesa della religione cristiana” – concludono Mirra e Calesso - mentre noi in Parlamento ci occupiamo della molto meno ostensibile ma molto più concreta “difesa di Berlusconi”. I ‘padani’ ci cascheranno?”