CROCIFISSO, CANER SOSTIENE LA RACCOLTA DI FIRME DI GOBBO
Zabotti sta con il vescovo di Padova che giudica strumentali le posizioni della Lega
| Laura Tuveri |
Treviso - Pare che sia il tema più scottante per il nostro Paese: quello del crocefisso nelle aule. Eppure, quante battaglie i politici dovrebbero fare anche su argomenti forse più lesivi della libertà, per esempio sul ddl sui processi brevi che però accorcia anche i tempi della prescrizione, ma questo è un altro tema. Tornando a bomba, nuovamente Federico Caner, vicepresidente del Gruppo consiliare leghista in Regione, si pronuncia conto la decisione della Corte di Strasburgo e appoggia la decisione del sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo che ha annunciato una raccolta firme per la revisione della sentenza europea che impone di togliere il crocifisso.
Secondo il leghista la decisione di Gobbo “non è un atto plateale volto a strumentalizzare questo simbolo, non è una chiamata alle armi, ma semplicemente uno strumento per affermare in modo civile la difesa della nostra identità». «E’ importante sottolineare che non vogliamo allestire una battaglia di tipo religioso, come sostengono il vescovo di Padova Monsignor Mattiazzo e il governatore Galan, ma intendiamo solo dar voce a un’esigenza profondamente sentita dalla maggioranza del nostro popolo: l’esigenza di difendere la cultura e le radici che ci appartengono.
«Galan e Sernagiotto parlano di strumentalizzazione senza davvero comprendere il vero intento della Lega – ha continuato l’esponente del Caroccio. – Visto che Galan parla di volgarità riferendosi all’iniziativa del sindaco di cittadella Massimo Bitonci, mi chiedo come mai non si esprima allo stesso modo sull’iniziativa del sindaco di Galzignano Terme, Riccardo Roman, dell’Udc, che ha deciso di dare una multa di 500 euro a chi non appende il crocifisso negli edifici pubblici.
Forse perché i voti dell’Udc potrebbero essere utili per le elezioni?» E di strumentalizzazione parla anche il consigliere regionale Marco Zabotti, capogruppo della lista civica “Per il Veneto con Carraro” e rappresentante a Venezia della Rete Civica Veneta, “Sono stato tra i primi a esprimere sconcerto e disapprovazione in merito alla sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo sul crocifisso. Ma di fronte alla campagna mediatica promossa dalla Lega Nord a colpi di manifesti e immagini, chiedo che si ponga fine a questa inaccettabile strumentalizzazione a sfondo politico.
E’ una iniziativa che disapprovo totalmente – osserva Zabotti -. La difesa dei valori cristiani non si fa blandendo strumentalmente dei simboli, cari a tutta la Chiesa e all’intera Umanità, ma promuovendo azioni concrete volte all’autentico bene comune secondo i precetti avangelici dell’amore al prossimo, a cominciare dalle persone più deboli”.
“Come cristiano laico che conosce la distinzione tra la sfera riservata alla fede e quella lasciata all’azione politica – ha aggiunto il consigliere Zabotti – non posso che condividere l’appello della Diocesi di Padova che ha invitato a non strumentalizzare il crocifisso a fini politici con manifesti e raccolta di firme o altri “spot” che hanno soltanto il sapore della campagna elettorale”.