"Spero che faccia la stessa fine": Muraro ricorda il cane investito e ucciso, e augura la stessa fine all'automobilista
La foto postata su Facebook dall'ex presidente della Provincia
| Isabella Loschi |
TREVISO - Un mazzo di fiori bianchi appeso ad un palo, sul marciapiede, lungo la strada. La foto è stata postata ieri da Leonardo Muraro, ex presidente della provincia di Treviso, sul suo profilo Facebook, per ricordare la morte del suo amato cane, investito il 3 aprile dello scorso anno.
Fin qui tutto normale, ma l’ex leghista ha accompagnato la foto da una frase molto forte: “Oggi è un anno esatto che è morto il mio “tesoro” - scrive - per non dimenticare e per sperare che chi “non si è fermato” faccia la stessa fine”.
La foto, dopo qualche like e commenti di solidarietà, ha raccolto una pioggia di critiche per la reazione descritta da Muraro, nei confronti dell’automobilsita responsabile della morte del suo cane. “Augurare la morte a una persona, che non sai nemmeno se si sia accorta del fatto, per aver investito un cane, mi sembra grave” - scrive Anna - “Non è un post che ti faccia onore questo”. E ancora Lina scrive: “Che messaggio ripugnante e ripugnanti sono le persone che fanno le condoglianze. Io amo i cani e vivo in un mini appartamento con loro dormono e mangiano con me mi sentirei morire se mi mancano ma non scrivere mai e poi mai frasi simili rivolte al essere umano”.
“Capisco che il cane faceva parte della famiglia ma questo posto no le fa onore - dice Mara - Io piango mio figlio e porto fiori su un palo della luce da molti anni. Nonostante questo fatto abbia brutalmente segnato la mia vita non sono riuscita ad augurare la morte a chi con molta indifferenza mi ha detto, non lo avevo visto”.