Arte e inchiostro impressi sulla pelle. Per tre giorni Treviso diventa la capitale dei tatuaggi
A Treviso la "Tattoo Convention 2019", dove l’arte usa la pelle per esprimersi
| Isabella Loschi |
TREVISO - Arte impressa sulla pelle. Da oggi centinaia tra i migliori professionisti del tatuaggio provenienti da tutti il mondo, si troveranno a Treviso per uno dei più importanti appuntamenti del settore, la “Treviso Tattoo Convention 2019”.
I dati confermano come il mondo dei tatuaggi sia in continua espansione diventando uno dei simboli della cultura artistica del XXI secolo. Secondo la fotografia scattata dall’Istituto Superiore di Sanità il mondo dei tatuati in Italia si compone di oltre sette milioni di persone, il 12,8% della popolazione. L’obiettivo della convention è dimostrare come il mondo del tatuaggio abbia rotto gli schemi del luogo comune, trasformandosi da tabù a fenomeno sociale, oggi adatto a tutti, senza distinzioni, grazie all’evoluzione delle tecniche e degli stili che hanno trasformato gli Artisti in Tatuatori e i Tatuatori in Artisti.
La tre giorni in cui l’arte usa la pelle per esprimersi, si svolge al Best Western Premier Bhr Treviso Hotel, a Quinto di Treviso. Prevede Tattoo Contest nel corso dei quali saranno premiati artisti e tatuati nelle le varie categorie, per i migliori tatuaggi iscritti, ma anche “Lifestyle Festival”, con live music ogni giorno, con gruppi rock ad alternarsi sul palco, tra i quali gli Slapback, i Valid. Da non perdere anche la piccante Festa Jack, all’insegna delle sonorità house con i migliori DJs del momento e 4 ore di esibizioni con modelle tatuate e altre incredibili performance in chiave sex appeal. Non mancheranno spettacoli di Break Dance Crew, il pin-up contest, mostre d’arte e del vintage, ma anche esposizioni di auto e moto americane d’epoca e moderne.
Ospite d’eccezione per il sociale anche dell’edizione 2019, Amnesty International che sarà all’interno dei saloni del BHR Hotel con il suo stand per una campagna di sensibilizzazione denominata “mai più spose bambine”, per sensibilizzare sulla questione dei matrimoni combinati tra adulti e bambine, a volte molto piccole, tristemente diffuso in molte aree del pianeta.