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15 agosto 2024

Treviso

ZAMBERLAN E' IL NUOVO PRESIDENTE DI CONFCOOPERATIVE FEDERSOLIDARIETÀ TREVISO

La cooperazione sociale resiste alla crisi. Ma l’ obiettivo incrementare soci e servizi

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Treviso - E’ Antonio Zamberlan, presidente della cooperativa Alternativa il nuovo presidente di Confcooperative Federsolidarietà Treviso che a soli 2 anni e mezzo dalla sua nascita contare su 57 associate, con oltre 130 milioni di euro di fatturato e quasi 5 mila soci.

Sabato scorso  nel corso dell’assemblea associativa - tenutasi presso la Casa Toniolo a Treviso – oltre all’elezione del nuovo consiglio direttivo è stato anche fatto un bilancio della principale associazione di rappresentanza della cooperazione sociale, ovvero un particolare segmento della cooperazione in grado di coniugare efficacia efficienza e solidarietà.

Nel suo intervento il presidente uscente Bruno Pozzobon ha detto che questi due anni hanno rappresentato un punto di svolta per la cooperazione sociale trevigiana. In pratica centinaia di realtà, prima prive di legami e di un coordinamento, attraverso l’associazionismo hanno trovato gli strumenti per operare insieme, creando un vero e proprio sistema.

“Ma la costruzione di questo nuovo modello ha portato dei benefici concreti non solo ai nostri associati: in un momento di fortissima crisi, la cooperazione sociale ha saputo offrire un lavoro a decine di persone disoccupate o con difficoltà ad accedere ad opportunità professionali.

Negli ultimi mesi numerose amministrazioni pubbliche si sono rivolte a noi segnalandoci persone private del lavoro per colpa della congiuntura economica sfavorevole: le nostre cooperative hanno scelto di destinare gli utili a nuove assunzioni, fornendo un ulteriore servizio alla comunità e al territorio in cui sono radicate».

Da aprte sua Zamberlan ha assicurato che “nei mesi futuri la cooperazione sociale continuerà a rafforzare il sistema che ha creato, con l’obiettivo di incrementare il suo peso a livello locale. In primis con le amministrazioni pubbliche, che troppo spesso non sfruttano gli strumenti a loro disposizione: ad esempio la legge regionale 23/2006 che offre la possibilità di affidare la gestione dei servizi in modo diretto alle cooperative sociali.

I benefici sociali di questo strumento sono altissimi, perché si riduce la spesa per il mero assistenzialismo, offrendo opportunità professionali a persone escluse dalle logiche del mercato. Inoltre gli enti locali dovrebbero impegnarsi maggiormente nel sostegno alle cooperative del territorio, non affidando appalti al minimo ribasso a realtà non locali o che agiscono con sistemi poco trasparenti, sfruttando anche il lavoro nero”.

Zamberlan ha assicurato tutto il suo impegno per aumentare il numero di cooperative associate e nuovi servizi e opportunità a chi già è parte del nostro sistema.“Stiamo lavorando soprattutto sulla formazione, in particolare ai cooperatori più giovani: l’obiettivo è di rafforzare la cooperazione sociale offrendo un ricambio generazionale a livello dirigenziale”.

 



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