Barbagianni muore dopo il trasporto a Vicenza: a Treviso è chiuso!
Chissà se un intervento più tempestivo lo avrebbe salvato?
SAN ZENONE DEGLI EZZELINI – Nei primi giorni dell’anno Viola che risiede a San Zenone, insieme ad un gruppo di amici ha recuperato vicino a casa un magnifico esemplare di barbagianni. Il rapace, si presume a causa dei botti di fine anno, era stordito al punto da non riuscire a volare e farsi catturare dai suoi soccorritori, senza nemmeno reagire.
A quanto pare le disavventure dello sfortunato volatile però non erano ancora finite come racconta la sua soccorritrice: “Quando si tratta di animali non dovrebbero esistere confini provinciali! Nel giardino di un vicino abbiamo recuperato Gino, un bellissimo barbagianni probabilmente disorientato dai botti di Capodanno. Barcollante si è fatto mettere in salvo da noi umani...
Decine e decine di telefonate, 2 ore di tentativi e alla fine i social si sono dimostrati l’ennesima soluzione al problema! Dal Centro Recupero Animali Selvatici Colli Berici - Difesa Natura 2000 si è mossa una staffetta di persone che, rispettando le regole del dpcm in vigore, hanno portato Gino al centro Fimon di Arcugnano il “CRR - Centro Recupero Rapaci”, in provincia di Vicenza”.
Il barbagianni, battezzato Gino dai suoi soccorritori come il coriaceo Bartali, però nonostante il prodigarsi di chi l’ha trovato non ce l’ha fatta e ora il dubbio che forse si poteva fare di più emerge prepotente dopo aver finalmente capito perché il Centro di recupero della fauna selvatica di Treviso non ha risposto per ore alle telefonate.
Il centro trevigiano infatti è stato chiuso, tant’è che il 2 gennaio la polizia provinciale ha comunicato alle associazioni ambientaliste la sospensione del servizio, per il mancato rinnovo da parte della Regione Veneto della convenzione che assicura l’attività del servizio.