Raccolta firme Cantiere Papadopoli: “siamo a quota 500”
Procede a gonfie vele la petizione per chiedere al comune un passo indietro sull’ipotesi di vendita di Villa Papadopoli
VITTORIO VENETO – “Pur non essendo ancora messa a punto la macchina della raccolta firme a una settimana dal primo incontro per la costituzione del gruppo di lavoro di Cantiere Papadopoli sono già state raccolte 500 firme. Tutte arrivate via mail o sms sulla piattaforma di Cantiere Papadopoli.”: esordisce così la nota stampa di Tiziano Santucci del gruppo Cantiere Papadopoli. Un risultato che giustifica la soddisfazione espressa dall’organizzazione che intende chiedere la tutela e il recupero dei tesori architettonici e culturali della città, quindi non solo Villa Papadopoli ma anche la biblioteca oramai inadeguata. Insomma, tanta roba ma soprattutto un progetto per dare un futuro a spazi e risorse.
“Un inizio che fa ben sperare per un vasto coinvolgimento dei cittadini vittoriesi. Sappiamo, lo si capisce dall’ "aria che tira” che i vittoriesi vorrebbero tenersi la loro villa, ma sono perplessi di fronte alle dichiarazioni dell'amministrazione che dice che “non ci sono soldi”. Compito di Cantiere Papadopoli è far capire che questa amministrazione si schernisce dietro alla facile scusa delle casse vuote anche se è facilmente dimostrabile il contrario. Basti ricordare che poche settimane fa l'amministrazione ha fatto domanda di accesso a un fondo di 5 milioni da destinare alla Val Lapisina e alla caserma Gotti. A dimostrazione che se si vuole i soldi ci sono e evidentemente la giunta Miatto non vuole investirli per una nuova e più moderna biblioteca da collocare nel complesso della Villa. La Biblioteca scoppia e ha bisogno di urgenti provvedimenti; se ne parlerà in Consiglio Comunale giovedì 29 luglio”.
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