CHI ROMPE PAGA E I COCCI SONO SUOI
Richieste di recupero di somme non dovute per errori imputabili al sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate. L’ANCL UP Treviso plaude alla protesta del Presidente Nazionale Dario Montanaro
| Claudio Bottos |
TREVISO - Chi rompe paga: questo proverbio sta a significare che chi arreca un danno deve pagare un risarcimento e può tenersi la cosa danneggiata. Quando non c’è una cosa fisica ma si tratta di un qualcosa di immateriale, come ad esempio un servizio o una prestazione, se si arreca danno di deve comunque pagare.
Nel caso specifico parliamo di un danno a carico delle aziende e dei professionisti. Ricevere delle irregolarità con richiesta di pagamento di somme non dovute, da parte di qualsiasi ente pubblico, è da ritenersi un fatto grave per due motivi: il primo perché dover dimostrare che le somme richieste non sono dovute richiede tempo, e il tempo è denaro, il secondo perché non esiste una ratio per cui, se sbaglia il contribuente gli vengono applicate sanzioni mentre, se sbaglia la Pubblica Amministrazione questa non viene sanzionata. Non può continuare ad essere così. In una seria riforma, e qui dovrebbe intervenire la politica, il contribuente e la Pubblica Amministrazione devono avere lo stesso trattamento. Chi sbaglia paga.
Questa ampia premessa per dire che stanno arrivando in provincia di Treviso numerose comunicazioni di irregolarità relative al Mod.770/18. La maggior parte sono richieste di recupero di somme non dovute per errori imputabili al sistema informatico dell’AdE (Agenzia delle Entrate). L’ANCL UP Treviso plaude alla protesta del Presidente Nazionale Dario Montanaro, concordando sul fatto che eventuali malfunzionamenti dei programmi di controllo automatizzati dell’Amministrazione Pubblica non debbano ricadere sulle imprese e i professionisti. È sempre più necessario un intervento che tuteli contribuenti e intermediari da eventuali anomalie derivanti da malfunzionamenti o errori della Pubblica Amministrazione.
di Claudio Bottos (Consulente del lavoro e di direzione strategica aziendale)
Allegata la lettera del presidente nazionale ANCL Dario Montanaro inviata alle varie cariche istituzionali.