VITTORIO VENETO – Lupo e sciacallo dorato sono tra le ultime specie faunistiche che sono tornate a ripopolare la nostra provincia ma non senza difficoltà, vista l’intensa antropizzazione del territorio. Una convivenza non sempre facile, quella tra la fauna selvatica e gli essere umani, così sulle montagne che abbracciano Vittorio Veneto, specie protette e di grande pregio naturalistico si scontrano quotidianamente con le attività umane.

“E così succede di dover constatare che il comportamento delle aquile reali, durante la cova e l’allevamento dell’aquilotto, venga alterato dal disturbo arrecato da deltaplani e parapendii, in sorvolo ravvicinato sul nido del rapace, collocato su pareti inaccessibili, eppure esposte al divertimento dell’uomo, oppure che il gallo cedrone smetta di frequentare luoghi da sempre abitati, perché ormai affollati di escursionisti”. A spiegare questo stato di cose è la Lupu di Vittorio Veneto che sabato alle 16 nell’Aula del Seminario Vescovile della città terrà un convengo, con l’Associazione Cinema e Ambiente, dal titolo “Cansiglio e Prealpi Trevigiane, indagini faunistiche in un ecosistema che cambia”.

Il Convegno è dedicato alla memoria del naturalista vittoriese Saverio Lombardo, di cui quest'anno ricorre il decennale della scomparsa e permetterà di comprendere che la fauna è sempre una spia dello stato di salute dell’ecosistema. Già perché per la prima volta, un convegno scientifico a Vittorio Veneto metterà a confronto i ricercatori che da anni si occupano di studiare la fauna del Cansiglio e delle Prealpi Trevigiane, illustrando i risultati delle loro ricerche.

“Negli ultimi anni il ritorno del lupo in Cansiglio e sulle Prealpi, dopo oltre un secolo di assenza, ha provocato un processo di ristrutturazione della fauna della foresta, dell’altopiano e della dorsale prealpina trevigiana, che – spiega ancora la Lipu di Vittorio Veneto - ha portato a nuove dinamiche nei rapporti preda-predatore. Unitamente a ciò è cresciuta la pressione antropica su questi luoghi, scelti sempre di più da gruppi di persone in cerca di natura da vivere a portata di mano.

Le esigenze della fauna non sempre sono tenute in debito conto dai fruitori occasionali della montagna, che talvolta vivono i luoghi naturali come palcoscenici di struggente bellezza, da fotografare e ammirare, ma senza capire che si tratta in primis di habitat naturali dove vivono le più svariate specie di animali selvatici, bisognose della loro privacy, spesso messa a repentaglio da un uso non consapevole di questi luoghi.

Nonostante ciò, la fauna miracolosamente sopravvive, si eclissa, riesce a trovare interstizi, dove passare inosservata, per poter portare avanti il proprio ciclo. Animali, anche rari, che si pensavano estinti localmente, riappaiono come l’araba fenice, scoperti da ricercatori che a loro volta si muovono di notte, prendendo le abitudini delle specie elusive che studiano, per poter conoscere qualcosa in più della loro vita.

Uccelli migratori che passano a frotte in autunno, sul monte Pizzoc, lungo rotte millenarie, catturati da trappole benefiche, volte a studiare scientificamente i costi della migrazione e le entità dei contingenti migranti, per poter suggerire scelte gestionali e conservazionistiche”. Insomma, davvero tanto da capire e su cui riflettere per comprendere meglio come adottare uno stile di vita maggiormente in sintonia con gli animali selvatici con cui dividiamo il medesimo territorio.

PROGRAMMA

Marco Gustin - responsabile Specie e Ricerca LIPU ODV.
Antropizzazione del territorio e principali minacce all'aquila reale in ambiente alpino

Francesco Mezzavilla - biologo, faunista.
La fauna del Cansiglio, 40 anni di indagini

Luca Zanchettin - naturalista.
Lupo e sciacallo dorato in Cansiglio e colline vittoriesi

Giovanni Benetton - naturalista.
Il Gallo cedrone in Cansiglio

Andrea Favaretto – dottore forestale, ornitologo.
Il Monte Pizzoc, un hotspot di interesse nazionale per la migrazione autunnale degli uccelli

Roberto Guglielmi - naturalista, ornitologo.
La nidificazione dell'Aquila reale nelle Prealpi Trevigiane, problemi di convivenza con l'uomo