Oggi “Cansiglio day” per ricordare l'epopea dell’emigrazione
Con 3.190.000 di emigrati tra il 1866 e il 1990 il Veneto detiene il triste primato tra le regioni, per flussi migratori
CANSIGLIO - Oggi è stato celebrato il “Cansiglio Day” che dal 2018 è anche la “Giornata dei Veneti nel Mondo”. La grande emigrazione ebbe inizio nel 1876 e vide intere famiglie lasciare il Veneto, portando allo spopolamento di paesi e contrade. Contadini e braccianti si imbarcarono verso i Parsi dell’America Latina per scappare dalla povertà e dagli effetti della grande crisi agraria, incentivati dai governi dei paesi di destinazione. In Brasile, con l’abolizione della schiavitù (1889), i grandi proprietari terrieri delle piantagioni di caffè dello stato di San Paolo cercavano nuova manodopera all’estero: la maggior parte degli emigranti divennero contadini nelle fazendas (fattorie) e nelle piantagioni di caffè. Nel sud del Paese i nuovi arrivati fondarono Nuova Venezia, Bella Vista, Curitiba, ancora oggi cittadine dove si parla in italiano. In città come San Paolo in Brasile o Buenos Aires c’è ancora oggi una forte impronta italiano/veneta.
L’esodo interessò in particolare il Nord Italia dove 3 regioni fornirono da sole il 47% dell’intero continente migratorio: Veneto (17,9%), Friuli Venezia Giulia (16,1%), Piemonte (13,5%). Con 3.190.000 di emigrati tra il 1866 e il 1990 il Veneto detiene il triste primato tra le regioni, per flussi migratori. Oggi all’evento tanti sindaci e anche il Presidente della Regione che ha ringraziato tutti gli organizzatori per la loro “formidabile capacità di aggregazione” e ha ricordato “L’infaticabile, straordinario, impegno di don Canuto Toso che fondò la Trevisani nel Mondo, organizzatrice storica della kermesse, nel lontano 1973”. Un modo per ricordare la drammatica epopea dell'emigrazione che ha visto tante famiglie sradicate dalla loro terra per la povertà, cercare fortuna in altri luoghi, così come ora accade ad altre popolazioni del sud del mondo.
OT