Alla Lilt 5 mila euro per l'acquisto di un nuovo ecografo a Monastier
La cifra, consegnata con un maxi-assegno, è il provento degli esami clinici al seno
| Isabella Loschi |
MONASTIER - La neoplasia al seno è la prima causa di morte nella donna ed è sempre maggiore il numero delle giovani che vengono colpite da questo tumore in un periodo antecedente all'inizio dello screening mammografico che solitamente parte dai 40 anni. Oltre all'autopalpazione, che si deve effettuare periodicamente anche tra le mura domestiche, diventa essenziale sottoporsi ad una ecografia. Un’indagine diagnostica non invasiva che non utilizza radiazioni, ma che riesce a riscontrare patologie sospette da appurare poi eventualmente con una mammografia o una RM.
Ecografo che risulta essenziale anche in ambito ginecologico per individuare fibromi uterini o ovarici. Lo sa bene la Lilt Provinciale di Treviso che da oggi, con i 5mila euro donati dal Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier, avvia il progetto di acquisto del nuovo strumento di diagnosi con il quale continuare ad effettuare le visite di prevenzione gratuite fornite alla popolazione nella nuova sede di via Venzone a Treviso. La sinergia che si è creata tra il “Giovanni XXIII” e la Lilt Provinciale dura ormai da parecchi anni.
Il Presidio Ospedaliero di Monastier, partecipa in maniera attiva alle campagne di prevenzione del tumore al seno in particolare durante il “mese rosa di ottobre” durante il quale parte del ricavato degli esami va in beneficenza alla Lilt trevigiana. Iniziativa che anche quest’anno si è concretizzata con la consegna di un maxi assegno di 5mila euro.