Insulti razzisti alla calciatrice, il sindaco: ''Vicini alla vittima''
''I protagonisti non sono di qui''. La società sportiva prende le distanze
| Ansa |
VICENZA-ANCONA - "Esprimo lo sdegno mio personale e di tutta la comunità di Jesi verso le gravi frasi a sfondo razzista pronunciate, nel corso di una partita di calcio femminile tra il Vicenza e la Jesina, contro una giocatrice di colore della squadra veneta". A dirlo è il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, che ha chiamato il presidente della Jesina Calcio Femminile condividendo la censura totale contro qualsiasi comportamento che lede la dignità umana a causa del colore della pelle. "I protagonisti di questo odioso comportamento non sono di Jesi - ha continuato il primo cittadino - ma la loro azione rischia di creare una pessima immagine per la nostra città che, viceversa, per storia, cultura e tradizione, si è sempre distinta per inclusione e solidarietà. Che sia questa spiacevolissima vicenda di monito per riflettere seriamente sui valori dello sport, della convivenza civile e del rispetto di qualunque persona. Alla giovane calciatrice vittima delle offese la nostra forte vicinanza".
Dall'episodio ha preso le distanze anche la Società Jesina Calcio femminile, in particolare "dalle frasi deplorevoli che sarebbero state proferite nei confronti di una giocatrice del Vicenza da soggetti non facenti parte della nostra società e quanto mai lontani dai nostri valori morali". L'episodio è avvenuto domenica, durante il match nel campo sportivo di Tavernelle Altavilla Vicentina: dagli spalti alcuni supporter avrebbero inveito contro l'attaccante Rafiat Folakemi Sule, di origine nigeriana, espulsa dall'arbitro per uno gesto di reazione contro una giocatrice jesina. "Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza alla vostra giocatrice, nella speranza che simili episodi non si verifichino più in futuro" viene sottolineato o dalla Jesina Calcio femminile. L'episodio, ripreso dalla telecamere di Sportvenetotv, era stato subito denunciato dalla presidente del Vicenza Calcio Femminile Erika Maran in un video sul suo profilo Facebook e sui social della società.