Auto contro albero: funerale laico per Eralda Spahillari a Ponte di Piave
Bara bianca e palloncini per la vittima dello schianto di Gorgo
PONTE DI PIAVE - Al Palasport di Ponte di Piave una folla commossa di circa 500 persone ha salutato per l'ultima volta Eralda Spahillari, la 19enne morta nell'incidente avvenuto sabato notte 4 marzo a Gorgo al Monticano. Per il rito laico tutti si sono raccolti attorno ad una bara bianca coperta di fiori dello stesso colore ed una rosa rossa di vetro.
Davanti i genitori e i due fratelli, Floria ed Erind, della ragazza. La bara bianca è stata portata all'interno della struttura dai suoi familiari e dal padre del ragazzo di Eralda che guidava la Bmw 420 schiantatasi contro un platano. Una cerimonia laica che ha dato la possibilità agli amici e parenti della 19enne di salutarla. Al termine sono stati lasciati volare dei palloncini.
''Eralda era una persona speciale, una ragazza di 19 anni che era spinta dal desiderio di poter realizzare i suoi sogni. Aprire un centro estetico vicino alla casa del suo fidanzato che amava profondamente e con il quale sognava di poter celebrare un fidanzamento ufficiale -ha dichiarato la celebrante, Sabina Fresch, facendosi portavoce della famiglia scossa dalle lacrime-. La sua era una determinazione non comune, studiava e lavorava per poter realizzare le sue aspirazioni. Era la sorella che tutti volevano avere, la ragazza più dolce e sensibile che si possa conoscere, così la ricordano i fratelli, allo stesso tempo era forte e costante. Pronta ad ascoltare e ad accogliere qualsiasi richiesta da parte dei suoi familiari, la sua presenza è stata determinante, un punto di riferimento. Era sempre attenta a non ferire gli altri. Aveva molti amici e quando poteva usciva con loro per poter vivere pienamente il rapporto di amicizia. Eralda era delicata ed elegante, profumava come una rosa, il fiore che amava tanto”. Presenti le compagne di classe della Lepido Rocco che hanno voluto ricordare Eralda in una lettera, “Ora sei il nostro angelo, la nostra stella che splende su tutti noi. Siamo qui a ricordarti per la persona magnifica che eri, non ti arrendevi mai, nonostante le difficoltà. Tutte noi ti ricordiamo e ti ricorderemo determinata, intelligente solare e piena di vita. Trovavi il tempo per tutto, andare a scuola, studiare e lavorare come cameriera alla sera, uscire con gli amici e senza mai perdere di vista i tuoi obiettivi. Eri il nostro punto di rifermento, sei e sarai sempre la nostra capoclasse”.
II sindaco Paola Roma: “Ci stringiamo intorno a tutte le famiglie coinvolte, questo significa essere comunità. La partita della vita è un gioco di squadra nel bene e nel male. Il silenzio in questa partita è la cosa che permette a tutti, con senso di responsabilità di rispettare i sentimenti, le emozioni e la fragilità della famiglia e di stringerci ora e oltre nella quotidianità dei giorni a venire, quelli più impegnativi, sulla strada della vita. Nel nostro cuore c’è la certezza che tu, Eralda, sei qui con noi per sempre viva. Come diceva Sara Anzanello a cui è dedicato il palasport “Non si può cambiare il passato si può solo vivere il presente e creare il futuro”. Ciao Eralda il nostro cuore non dimentica, ma ricorda”.
Per l'altra vittima dello schianto, la 16enne Barbara Brotto, le esequie si terranno lunedì 13, alle ore 15, nel Duomo di Oderzo (Treviso).