Durante un violento temporale scatenatosi sabato nel pesarese, sei cavalli, tre giumente e tre puledri appartenenti alla storica razza marchigiana conosciuta come "Cavallo del Catria" sono stati tragicamente colpiti dai fulmini. Tra le vittime c'era un giovane puledro, schiacciato dal peso della madre che lo stava allattando. Questi innocenti animali sono stati colpiti da una violenta tempesta di grandine e fulmini che si è abbattuta sulla cima più alta del massiccio pesarese domenica pomeriggio.

Si teme che possa esserci un settimo animale morto, un puledro di due anni che risulta ancora disperso fino a ieri. Si tratta di animali allevati allo stato brado, con una gestione tradizionale degli spazi aperti suddivisi in numerose sezioni con filo spinato e pali di castagno.

"Purtroppo", spiega Sebastiano Galeotti, Presidente delle XII Famiglie Originarie di Chiaserna,  è estremamente raro che un anno passi senza perdere un capo a causa di un fulmine. È ancora peggio quando pascolano insieme perché la scarica elettrica si diffonde e provoca la morte di tutto il branco, come è successo qualche tempo fa quando abbiamo perso una decina di mucche."

Secondo il Tenente Colonnello Giuseppe Tedeschi, responsabile del gruppo dei Carabinieri Forestali di Pesaro Urbino, "si tratta di un evento ricorrente per gli animali che pascolano nelle zone più elevate. Non hanno né cercano ripari e, in situazioni di stress, tendono a raggrupparsi, trasmettendo la scossa elettrica. Inoltre, bisogna considerare i fili di recinzione che diventano conduttori delle scariche elettriche. È risaputo che in caso di temporale è necessario stare lontani dalle recinzioni metalliche."