VITTORIO VENETO - La stanza dove Giacomo suona non ha pareti, ma alberi. Alberi di infinita bellezza e rigogliosa potenza. Il vittoriese Giacomo Casagrande, 21 anni, laureando al Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza, sceglie il boschetto del Monte Altare per studiare la tromba, lo strumento in cui si sta specializzando. E, solo, nell’abbraccio del verde diffonde note che fanno da contraltare al cinguettio degli uccelli. Alla curiosità degli umani.

Giacomo, perché suonare in mezzo alla natura? Perché proprio sul monte Altare? Hai sentito un richiamo particolare verso questo luogo?

Un richiamo affettivo, se vuoi. Mia nonna abita proprio alle pendici del colle e fin da piccolo l’ho percorso. E‘ un luogo suggestivo, tranquillo, incontaminato. E facile da raggiungere. Pochi passi e sei in una dimensione completamente arborea. Il suono si diffonde meglio tra gli alberi? Si diffonde peggio…proprio perché non ci sono pareti, ostacoli a contenerlo. Così l’esercizio diventa più complesso. E aiuta a migliorare la prestazione.

Che scuole hai fatto prima di iscriverti al conservatorio?

Ho frequentato le medie a Vittorio Veneto e poi il liceo musicale a Conegliano. Proprio qui,dovendo affiancare uno strumento allo studio del pianoforte, ho scoperto la tromba. Che cosa suoni in mezzo al bosco? Ieri mattina mi sono esercitato su un brano del Castello nel cielo di Susumu Kazuhara, un musicista straordinario che ho conosciuto proprio attraverso l’omonimo film di animazione.

Dove ti porterà la musica? Cosa pensi di fare dopo il conservatorio?

Dopo la Triennale, continuerò con la specialistica e poi vedremo. La strada della composizione mi attrae molto.

A parte la tua perfomance sul monte Altare, che ha avuto come pubblico la fauna e flora del luogo, è possibile trovare qualche tua esibizione sui social?

No. Non sono iscritto a nessuna piattaforma.

Insomma: niente Facebook, Instagram, TikTok. Per ascoltare la magia della tromba di Giacomo Casagrande bisogna salire sull’Antares, raggiungere il capitello dedicato alla Madonna del forno e riconoscere le sue note tra quelle degli uccelli che sembrano rispondergli e imitarlo.