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25 dicembre 2024

Treviso

TREVISO: CITTA' DELLO SMOG E DEL CEMENTO

Lo pensa un' Altra Treviso che lancia un nuovo volantinaggio

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

TREVISO: CITTA' DELLO SMOG E DEL CEMENTO

Treviso - Ad un mese dall’inizio dell’applicazione delle cosiddette “misure antismog”, ovvero del blocco del traffico, Luigi Calesso (nella foto) e Anna Mirra di Un’altra Treviso si chiedono quali risultati abbiano prodotto i controlli e se siano scattate le sanzioni. Questo tema sarà oggetto di un ulteriore volantinaggio da parte degli attivisti dei Un’Altra Treviso.

“Ci chiediamo – dicono Calesso e Mirra – se l’amministrazione comunale abbia effettuato qualche tipo di verifica sull’impatto del (parziale) blocco del traffico in città sull’ inquinamento atmosferico. Ci chiediamo, anche, visto che in città circolano ad ogni ora del giorno automezzi di tutti i tipi e di tutte le “età” se viene effettuato qualche controllo sulla rispondenza di tali autoveicoli all’ordinanza che prevede il divieto di accesso in città di alcuni veicoli”.

Dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 20 non potrebbero transitare i veicoli a benzina non rispondenti alle direttive Euro 2 e successive (cioè gli autoveicoli immatricolati generalmente prima del 1 gennaio 1997 e i "veicoli commerciali leggeri" prima del 1 ottobre 1998), per i veicoli diesel non rispondenti alle direttive EURO 3 e successive (cioè gli autoveicoli immatricolati generalmente a partire dal 1 gennaio 2001) e per i motoveicoli e ciclomotori a due tempi non rispondenti alle direttive EURO 1 e successive.

“Temiamo, ancora una volta, che le cosiddette “misure antismog” siano più dichiarate che efficaci e ciò contribuisce ad aggravare una situazione, come sosteniamo nel nostro volantino in distribuzione in questi giorni in città in titolato “A Treviso solo cementificazione e inquinamento godono di buona salute”, che alleghiamo.

In una città che negli ultimi 10 anni ha subito una cementificazione senza paragone nella sua storia, che ha visto tagliare centinaia di alberi, che ha subito un incremento esponenziale dell’inquinamento atmosferico, tutto continua ancora così, la qualità del territorio peggiora, la vivibilità dei nostri quartieri crolla. Ironicamente pongono l’attenzione sulle ultime decisioni prese in questi ultimi mesi e gli impatti “ecologica” sulla città. Si tratta dell’approvazione alla variante al Piano Ambientale del Parco del Sile.

In questo caso il cemento arriverà anche sulle sponde del nostro fiume. Pongono l'accento sul fatto che nessun progetto concreto sia stato ancora fatto per la pedonalizzazione del centro storico, dove si continua a respirare smog e ad essere sfiorati dalle auto. Evidenziano che al posto di un’area verde è stato realizzato un parcheggio aggiuntivo – che Mirra e Calesso giudicano poco necessario – per lo stadio di rugby.

Sottolineano anche che nessun miniautobus elettrico è stato messo in funzione per ridurre lo smog e l’impatto dei mezzi pubblici sulla pavimentazione delle strade del centro. Fanno notare che sia Trevisososervizi, sia la Giunta continuano a procrastinare nel tempo l’introduzione della raccolta porta a porta dei rifiuti, mente secondo Un’Altra Treviso sarebbe l’unico modo per aumentare e migliorare la differenziazione, riducendo la necessità di discariche (e facendo risparmiare ai trevisani sulla bolletta).

Calesso e Mirra sottolineano che anche per questo autunno e inverno le misure contro l’inquinamento atmosferico si riducono al blocco durante parte delle giornate lavorative della circolazione di alcune categorie di automezzi, un divieto che non si sa quanto venga fatto rispettare e che serve a ben poco contro l’invasione dello smog.

Mettono anche in luce che le modifiche al Regolamento edilizio in fase di approvazione da parte dell’amministrazione non contengono alcun incentivo al risparmio energetico e all’utilizzo delle energie alternative nelle nuove edificazioni e che due terzi della città non sono ancora collegati al depuratore comunale: asseriescono che siamo agli ultimi posti in Italia per depurazione delle acque reflue.

“Con il volantino vogliamo ancora una volta comunicare ai trevisani la nostra convinzione che la tutela dell’ambiente e quindi la qualità della vita nella nostra città sono agli ultimi posti tra le preoccupazioni dei nostri amministratori che si riempiono la bocca di “Comune ecologico” facendo poco o nulla perché le affermazioni si trasformino in realtà”.

 



Laura Tuveri

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