Avevano oltre 100 sigarette elettroniche con cannabis: denunciati in tre
Si tratta di dispositivi “usa e getta” che si stanno diffondendo tra i giovani in alternativa ai classici “spinelli” di hashish
VICENZA - Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza hanno intensificato la propria azione di contrasto ai traffici illeciti e allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti. Gli interventi eseguiti sul territorio a cura del personale del Gruppo Vicenza, in particolare, hanno portato al fermo di 3 giovani italiani incensurati nei pressi di viale Trieste, in zona Anconetta nel capoluogo berico: all’esito del controllo sono stati rinvenuti circa gr. 12 di hashish e soprattutto 100 sigarette elettroniche ancora confezionate, contenenti THC, somiglianti in tutto e per tutto alle normali sigarette oggi in commercio, ma contenenti il principio attivo della cannabis e quindi vietate nel nostro Paese.
Dopo il sequestro della sostanza stupefacente, le perquisizioni domiciliari eseguite presso le abitazioni dei 3 dei giovani indagati, site a Vicenza e in provincia di Ferrara, hanno portato al rinvenimento di ulteriori 33 sigarette elettroniche della stessa tipologia, €. 750,00 quali presunto provento dello spaccio e 01 grinder con tracce di sostanza stupefacente, oltre che una modica quantità di hashish. I 3 giovani italiani sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Vicenza per traffico di sostanze stupefacenti, mentre la sostanza e, soprattutto, le sigarette saranno sottoposte alle analisi del caso. E’ il secondo sequestro fatto in poche settimane dalla Guardia di Finanza di Vicenza; quest’ultimo risulta essere ben più consistente del precedente ma soprattutto tra i più importanti finora registrati dalle Forze di Polizia.
Si tratta di dispositivi “usa e getta” che si stanno diffondendo tra i giovani (e non solo) quale alternativa ai classici “spinelli” di hashish che, a differenza di questi ultimi, sono già pronti all’uso e non richiedono particolari tecniche di occultamento poiché, in caso di eventuali controlli, possono passare inosservati in quanto facilmente confondibili con le comunissime sigarette elettroniche. In particolare, i dispositivi in questione sono da considerarsi verosimilmente altamente pericolosi e nocivi per la salute dei consumatori poiché contengono un’elevata dose di principio attivo che, se assunto anche in modeste quantità, potrebbe cagionare gli stessi effetti di un intero spinello. Ma si tratta anche di apparecchi “costosi”: si calcola che le sigarette elettroniche sequestrate abbiano un valore di mercato di circa € 15.000 / 20.000.
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