Vittorio Veneto, solo cinque consiglieri al sopralluogo del teatro “Da Ponte”
Era stato organizzato dal presidente Santantonio. Rinascita Civica: “Nessuno in grado di spiegare perché il teatro non ha mai avuto l’agibilità totale”
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Si è svolto sabato mattina, come preannunciato dal presidente del consiglio comunale Paolo Santantonio (FI), regista dell’incontro, il sopralluogo al teatro “Da Ponte” per i consiglieri comunali. Una visita sul campo voluta per prendere diretta visione degli spazi e degli impianti qui presenti alla luce della volontà dell’amministrazione comunale di acquisire al patrimonio comunale il teatro di proprietà di Fondazione Cassamarca, che, a sua volta, lo vuole vendere Al sopralluogo erano presenti cinque consiglieri: oltre a Santantonio, i consiglieri di Rinascita Civica Alessandro De Bastiani e Mirella Balliana, il consigliere Giulio De Antoni (civica Dus) e il consigliere Gianni Rasera (Lega).
Con loro Edoardo Fainello, direttore dell’Accademia Teatrale Da Ponte che ha in gestione fino a fine mese il teatro. «Il sopralluogo ci ha permesso di prendere visione dell'intera struttura dell'immobile, compresi gli spazi di proprietà del comune sotto piazza Minucci, dove sono alloggiati gli impianti elettrici e termotecnici – riferiscono i consiglieri di Rinascita Civica -. Inoltre, nonostante l'assenza di un tecnico del comune, abbiamo potuto appurare in parte l'irregolarità edilizia, esistente fin dall'inaugurazione del teatro. Fainello ci ha condotti all'interno degli spazi dove complessi meccanismi fanno funzionare un teatro apprezzato particolarmente per l'alta qualità acustica».
«Il 30 settembre scadrà la convenzione tra la proprietà Cassamarca e il comune per la gestione del teatro – ricorda Balliana -. Auspichiamo che nei prossimi mesi il teatro non venga chiuso: con un po' di buona volontà politica si potrebbe rinnovare la convenzione, in attesa di trovare un ponderato accordo tra la proprietà e il comune per il futuro del teatro». «Purtroppo alla visita – conclude Rinascita Civica - non ha partecipato nessun rappresentante dalla giunta. Nessuno in grado di spiegare perché il teatro non ha mai avuto l’agibilità totale. Qual è l'inghippo? C’è un abuso edilizio? Se sì, come e chi dovrà sanarlo? Cosa stanno facendo comune e fondazione per risolvere il problema? I consiglieri comunali che dovranno votare l'acquisto sono informati su questi problemi? Sono queste le domande che avremmo voluto fare a Sindaco, assessore, responsabile dell'ufficio tecnico. Ma purtroppo non si sono fatti vedere, non hanno avuto il coraggio di venire a dire la verità».
«Si trattava – replica il sindaco Antonio Miatto – di una visita organizzata dai consiglieri e per i consiglieri. L’amministrazione comunale conosce la situazione del teatro. Quanto alle problematiche emerse, ci auguriamo che gli uffici tecnici e la proprietà trovino il modo per rimediare alle cose. E quanto alla stagione teatrale, auspico che possa proseguire e che al comune venga concesso l’uso del teatro in attesa, ed è ciò che auspico, di giungere ad una situazione definitiva e non di utilizzi prorogati di mese in mese».
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