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24 novembre 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Le pietre delle memoria a Susegana e Pieve di Soligo

Cerimonia partecipata nei due comuni in vista della prossima Giornata della memoria, per la quale verrà organizzato anche un convegno a Conegliano

| Omar Lapecia Bis |

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| Omar Lapecia Bis |

pietre della memoria

PIEVE DI SOLIGO / SUSEGANA - Nove nuove pietre di inciampo ricordano le vittime del fascismo a Susegana e a Pieve di Soligo. Realizzate dall’artista Gunter Demig e richieste dalle amministrazioni comunali in collaborazione con l’Anpi provinciale, le pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine) sono un'iniziativa per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati. Consistono in una piccola targa d'ottone della dimensione di un sampietrino (10 × 10 cm), posta davanti alla porta della casa in cui abitò la vittima del nazismo o nel luogo in cui fu fatta prigioniera, sulla quale sono incisi il nome della persona, l'anno di nascita, la data, l'eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta. Questo tipo di informazioni intendono ridare individualità a chi si vedeva ridurre soltanto a numero. L'espressione "inciampo" deve dunque intendersi non in senso fisico, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi vi passa vicino e si imbatte, anche casualmente, nell'opera. Per leggerla correttamente bisogna chinarsi, rendendo così omaggio al sacrificio di quella persona.

Nonostante il freddo a Susegana, dalle nove, erano presenti centinaia di persone a seguito del sindaco e del consiglio comunale, che hanno seguito la posa di cinque pietre. Significativo il luogo scelto. Davanti alla biblioteca comunale che sorge dove c’era la Casa del fascio. La cerimonia è stata seguita anche dalla staffetta Partigiana Anna Granzotto con gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Susegana che alla fine della posa in opera delle pietre hanno letto quanto preparato nelle classi sul tema della memoria. Questi i nomi dei cittadini ricordati: Lovatello Guerrino, Modanese Angelo, Zanardo Sante, Zanco Vittorio, Zuccon Massimo. Più tardi nella sala consiliare del comune di Pieve di Soligo è stato presentato il libro Dopo l’ 8 settembre 1943, del ricercatore Pietro Baratto introdotto dalla vice presidente dell’Anpi Antonella Lorenzoni. Nel volume sono elencati tutti i Resistenti caduti, Internati militari, civili e partigiani dei comuni della provincia di Treviso presentazione aperta dal bellissimo discorso del sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan.

Le pietre poste davanti al municipio grazie alla volontà dell’amministrazione comunale e dalle sezioni Anpi unificate del Quartier del Piave -Vallata e Valdobbiadene sono state dedicate a Angelo Marinelli, Gregorio Salamon, Giovanni Padoin, Luigi Stella. “Queste pietre – è stato evidenziato da Lorenzoni - possono sembrare quasi delle carte d'identità, ma sono dei piccoli monumenti che vogliono restituire dignità di essere umano a chi fu ucciso, far riflettere sull'orrore di ciò che avvenne e vigilare perché ciò che è accaduto non si ripeta mai più. Per dare un significato ancora più profondo alle pietre d'inciampo, Gunter Demnig ha spesso citato il Talmud, testo fondamentale della religione ebraica, che in un passaggio afferma: “Una persona viene dimenticata solo quando se ne dimentica il nome.

C'è, quindi, chi preferisce non ricordare, chi ha paura della verità storica o vuole continuare a negarla, chi ritiene che la memoria degli orrori del nazifascismo sia “di parte” e non un dovere civile che appartiene a tutti. La memoria non è mai neutra, può creare nuove divisioni così come può provocare nuove sofferenze, ma può anche far nascere dibattiti utili per trovare, giorno dopo giorno, nuovi mezzi per rendere più efficaci e giusti i modi per perpetuare il ricordo e vigilare sul presente”. Per non dimenticare e alla vigilia del giorno della memoria l’Anpi di Conegliano organizzerà un incontro aperto a tutti con Francesca Druetti, che ha scritto per People il libro Le pietre della memoria. L’appuntamento è il 25 di gennaio alle 18 presso la Casa delle Associazioni in via Maset 1 a Conegliano.



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Omar Lapecia Bis
Docente di Enogastronomia, Sommelier, Chef Mentor, Food Blogger,Food Stylist, Corporate Chef Esperto per tutti i prodotti food inerenti la ristorazione . In special modo nella crezione di nuovi format ristorativi .Sviluppo menù ,esperto nel food purchase per le sue specifiche e sviluppo di ricette.Supervisiona e organizza gli staff di ristorante "Amo i prodotti che ti raccontano storie di uomini e di culture.Trasformarli rispettandone la natura é il mio compito.Adoro utilizzare tecniche innovative per esaltarne la percezione sensoriale. Portare chi degusta il piatto a provare sensazioni e emozioni Questo è lo spirito della mia cucina." Una cucina MODernista

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