Smog a Treviso a livelli record:"Emergenza che va affrontata a livello governativo"
Conte chiede aiuto al governo, l'assessore all'Ambiente Manera: "Ai trevigiani dico di limitare l'auto, usare i mezzi pubblici e abbassare il riscaldamento"
| Isabella Loschi |
TREVISO - Aria irrespirabile a Treviso. Nei giorni scorsi le centraline Arpav hanno registrato livelli di polveri sottili da record con ben 174 microgrammi per metro cubo d’aria, oltre tre i limiti consentiti per legge. E va avanti ormai da due settimane. Le previsioni indicano un peggioramento tra oggi e domani che dovrebbe portare qualche pioggia e quindi spazzare via le polveri sottili. Tutti ormai attendono la pioggia per far rientrare l’allerta rossa che coinvolge buona parte della nostra Provincia.
Sull’emergenza inquinamento che avvolge non solo ma nostra Provincia ma tutto il Veneto, ieri il sindaco di Treviso e Presidente Anci Veneto Mario Conte ha chiesto un incontro urgente al Ministro dell'Ambiente Picchetto Fratin. “Si tratta di un’urgenza strutturale, che va affrontata a livello governativo e comunitario. I Comuni Veneti hanno introdotto iniziative, progetti e finanziamenti per migliorare la situazione ma non possono fare miracoli. Per questo sarà necessario un intervento straordinario da parte del Governo e dell'Unione Europea. Serve, ad esempio, una detassazione per gli investimenti ambientali da parte dei privati e fondi straordinari per piani di sostituzione delle caldaie obsolete, principali responsabili del Pm10 e la riforestazione urbana, in tempi rapidi e con un sistema di erogazione agile ed efficiente”.
"Queste misure - aggiunge - devono essere adottate in tempi celeri e con adeguata copertura finanziaria. I dati degli ultimi bollettini Arpav mostrano livelli di polveri sottili nell’aria registrati in questo primo periodo dell’anno con sforamenti dei limiti in quasi tutta la Regione. Siamo in una vera emergenza e come tale va trattata per la salute e il futuro delle nostre comunità. Lancio un appello anche ai miei colleghi della Pianura Padana, perché è un problema che dobbiamo affrontare tutti insieme a causa della conformazione geografica che ben conosciamo, dove il ricambio dell’aria è minore che nel resto d’Europa. Proprio per questo chiederemo un intervento urgente anche a Bruxelles, perché l’area padana è uno dei casi più critici, per le caratteristiche territoriali, l’alta densità abitativa e produttiva, e l’unica soluzione è un piano straordinario a tutti i livelli e dunque anche l’Europa deve fare la sua parte”.
Sul problema è intervenuto anche l’assessore all’Ambiente, Alessandro Manera : "Prima di prendere provvedimenti autonomi dobbiamo attendere le direttive regionali da Arpav e dall'Ulss 2”.
Avete pensato di bloccare le auto davanti alle scuole o vietare le ricreazioni all’aperto? “L'idea di bloccare il traffico davanti alle scuole è totalmente inutile, per ora dobbiamo solo aspettare che piova. Per quanto riguarda la ricreazione non è molto logico: tenere dentro i bambini e non fare un minimo di ricambio aria potrebbe favorire la diffusione dei virus. E sulle manifestazioni all’aperto non possiamo vietarle tutte. Ai trevigiani chiedo di limitare il più possibile l'uso dell'auto, prendere i mezzi pubblici e tenere un livello del riscaldamento non esagerato, soprattutto quando non si è in casa. Noi continuiamo a piantare alberi, che forse è l'unica alternativa che un'amministrazione ha in questa situazione”.
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