I passi da compiere per aumentare i propri risparmi
Risparmiare non è facile. Chi desidera raggiungere degli obiettivi economici deve impegnarsi al massimo e apprendere metodi e trucchi che possano aiutarlo a ridurre le uscite.
Per farcela, bisogna essere fortemente motivati e, per trovare la giusta motivazione, è necessario individuare degli obiettivi chiari, ben definiti e ai quali si tenga davvero. Qualcuno potrebbe trovare la giusta motivazione nel desiderio di garantirsi una vecchiaia serena, qualcun altro nell’obiettivo di permettere ai propri figli di studiare all’estero, altri ancora nell’ambizione di aprire una società.
In alcuni casi, apprendere l’arte del risparmio - e riuscire ad applicarla - potrebbe essere sufficiente per raggiungere i risultati desiderati, mentre in altri potrebbe essere il primo passo da compiere per centrare l’obiettivo. Primo passo al quale far seguire o affiancare, su consiglio del proprio consulente finanziario, un piano di investimento ben elaborato. Se si desidera capire come aumentare il capitale già messo da parte, ecco come iniziare a investire partendo da zero. In questo articolo, intanto, spiegheremo come fare per iniziare a mettere da parte un po’ di denaro per realizzare i propri desideri.
Calcolare le entrate e le uscite
Il punto dal quale partire per riuscire a definire un piano di risparmio mensile adeguato alle proprie possibilità è il calcolo di tutte le entrate sulle quali si può contare: stipendio, affitti, diritti d’autore, vendite di oggetti usati, ecc.
Dopo aver calcolato tutte le entrate mensili, si può passare al calcolo delle spese. Questo risulta un po’ più lungo e complesso, in quanto si devono calcolare non solo quelle fisse (affitto, rate del mutuo), ma anche quelle variabili, ma non eliminabili (bollette, spesa) e quelle extra (cene fuori casa, acquisti non indispensabili, viaggi).
A questo punto, sottraendo le uscite dalle entrate, si ottiene l’ammontare dei risparmi che si stanno accantonando. La cifra ottenuta non soddisfa? Allora è arrivato il momento di capire come ridurre le uscite.
Suddividere le entrate tra spese essenziali, extra e risparmi
Per cominciare, è possibile suddividere il budget mensile che si ha a disposizione in tre grandi gruppi:
- il primo riservato alle spese essenziali: per definire la somma necessaria si devono calcolare tutte le spese fisse e sommare a queste quelle fondamentali, ma variabili;
- il secondo e il terzo riservati rispettivamente alle spese non essenziali e ai risparmi: è possibile decidere liberamente quale percentuale della somma rimanente destinare agli sfizi e quale ai risparmi.
Tra i metodi più noti e collaudati che consentono di effettuare una adeguata suddivisione delle entrate troviamo la regola del 50/30/20.
Tagliare le uscite superflue e rivedere le spese essenziali
Rinunciare a una serata al cinema o a un acquisto su internet può sembrare difficile, ma, con un po’ di buona volontà, ce la si può fare. Per non cadere nella trappola degli acquisti compulsivi, si può ad esempio applicare la strategia delle 24 ore, la quale consiste semplicemente nell’attendere un giorno intero prima di acquistare qualcosa.
Per ridurre le spese essenziali non serve invece forza di volontà, ma attenzione e capacità organizzativa. Per riuscirvi, si può ad esempio fare attenzione ai prezzi di ciò che si mette nel carrello durante la spesa settimanale, a non lasciare luci accese o dispositivi in standby e a utilizzare al meglio gli elettrodomestici.
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