Valorizziamo la via dei fabbri
In nome di Ottavio Bottecchia, figlio di fabbri, l’appello a ricordare una strada dove era sviluppata l’arte del ferro battuto
| Emanuela Da Ros |
COLLE UMBERTO - “Perché non rivalutare la Via dei fabbri in nome di Bottecchia?” A chiederlo al comune di Colle Umberto è Gino Sommariva, figlio d’arte fabbrile. Residente in via Mazzini, cioè proprio in quella che storicamente - con tanto di cartellonistica - viene considerata la via dei fabbri - Sommariva ricorda che già 40 anni fa la proposta era stata fatta, anche in seno alle istituzioni.
Durante una visita del sindaco di La Balme De Sillingy, la città francese con cui Colle Umberto è gemellata, suo padre Livio Sommariva avea donato, a nome delle opposizioni che sedevano nel consiglio comunale mentre era in carica Romano Volpato, una statua in ferro battuto rappresentante la pace e la concordia. “Un simbolo che doveva legare due città gemellate anche grazie alle imprese sulle due ruote di Ottavio Bottecchia che mise in luce le straordinarie doti atletiche proprio vincendo il Tour de France.”
“Ora la via dei fabbri è priva della necessaria valorizzazione e sarebbe il caso di intervenire visto che il comune, grazie al museo Bottecchia e al risanamento della casa del campione, avvenuta nel 2016 grazie ai cacciatori della zona, torna ad essere metae di visitatori internazionali”.
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