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25 novembre 2024

Treviso

Massimiliano Paglini eletto segretario generale della Cisl Veneto

Lascerà la guida di Cisl Belluno Treviso di cui era segretario da novembre del 2020

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

paglini

TREVISO - Massimiliano Paglini, 56 anni, dal novembre 2020 alla guida della Cisl Belluno Treviso, è il nuovo segretario generale di Cisl Veneto. Paglini è stato eletto oggi, venerdì 12 luglio, a Mestre, dal Consiglio generale del primo sindacato veneto per numero di iscritti, votato dai componenti dell’assemblea che rappresenta tutti i territori e le categorie e che ha proceduto al rinnovo della Segreteria di Cisl Veneto in seguito alle dimissioni di Gianfranco Refosco. Rinnovata anche la Segreteria veneta, da oggi composta, oltre che da Paglini, da Stefania Botton, componente della Segreteria di Cisl Padova Rovigo, e Andrea Sabaini, Segretario organizzativo di Cisl Verona.

Massimiliano Paglini, di Montebelluna, è segretario generale della Cisl Belluno Treviso dal 13 novembre 2020. È stato riconfermato dal Congresso del 2022. Ha iniziato l’attività sindacale nel mondo del credito nel 1991 come delegato di base, per entrare nel 2008 in Veneto Banca. Nel 2009 è stato eletto Segretario del Sindacato delle banche e delle assicurazioni della Cisl di Treviso e Segretario generale della First (ex Fiba) Cisl del Gruppo Veneto Banca, carica ricoperta fino al passaggio in Intesa San Paolo. Dal 2015 fino al suo ingresso come organizzativo nella Segreteria della Cisl Belluno Treviso nel 2019, ha guidato come Segretario generale la First Cisl territoriale, il più grande sindacato italiano nel settore finanziario nato dalla fusione tra la Fiba e la Dircredito.

“Assumo l’incarico che mi affida il Consiglio generale della Cisl del Veneto con consapevolezza, coraggio, senso di responsabilità e dedizione, ringraziando la Segreteria uscente e ciascuno di voi - ha detto il neo eletto rivolgendosi all’assemblea di operatori, delegati, dirigenti sindacali - che oggi riponete la fiducia nelle persone e nel nuovo progetto che guideranno la Cisl del Veneto. Il modello che intendiamo mettere in campo è partecipativo, di confronto diffuso e strategico tra la Cisl e le sue Federazioni di categoria e le Unioni territoriali, all’interno di un sistema condiviso di co-protagonismo e dialogo costante. Il Veneto oggi ha bisogno di un deciso progetto di rigenerazione per disegnare il futuro all’interno di un patto che includa tutti i soggetti economici, politici, istituzionali e di rappresentanza per dare una spinta propulsiva a tutto il sistema produttivo, sociale, economico, scolastico ed accademico”.

La Cisl veneta nel progetto della nuova Segreteria si presenta dunque partecipativa e strategica, con una rinnovata struttura che lavorerà per specifici dipartimenti, mettendo a sistema le buone pratiche e rafforzando momenti di confronto e socializzazione fra categorie e territori. Molte, d’altronde, le questioni aperte e delicate, a partire dalla tenuta del sistema del welfare e del socio-sanitario, fino alla necessità per il Veneto di mantenere ruolo e competitività all’interno del sistema-Paese e delle macro-aree interregionali europee.

“È tempo di tracciare la rotta - ha detto Paglini nella sua relazione -, per confermare e rilanciare tutto ciò che ha reso il Veneto storicamente una Regione modello di riferimento, a partire dal valore del lavoro, dalla vivacità dell’associazionismo e del volontariato fino alle eccellenze dei distretti produttivi, tutti elementi che hanno fatto storicamente del Veneto una regione coesa, inclusiva, dinamica, solidale, laboratorio di innovazione industriale e di avanguardie contrattuali”. Tra spinte identitarie e istanze di maggior decentramento, sono fondamentali per Paglini strumenti di maggiore equità fiscale a livello regionale, così come un riordino delle norme sull’immigrazione ad arginare fenomeni intollerabili come caporalato e sfruttamento, emarginazione sociale e infortuni sul lavoro dettati anche da mancanza di formazione.

Il sistema socio-sanitario regionale rimane poi un “sorvegliato speciale”. “La Cisl del Veneto - ha proseguito nella relazione - avrà il dovere e il diritto di essere parte propositiva e attiva nei processi di messa a terra della riforma degli Ambiti territoriali sociali, una trasformazione epocale del sistema, per garantire la tutela delle competenze del personale coinvolto, i livelli di prestazioni sociali uniformi sul territorio e urge per questo la definizione dei decreti attuativi della legge regionale. Così come urge la riforma delle Ipab che il Veneto attende da anni: la situazione delle case di riposo è un latente dramma sociale pronto ad esplodere”. Già esplosa - invece - la questione abitativa, emergenza che colpisce soprattutto i giovani e gli stranieri. “Una rigenerazione del Veneto lungo nuove traiettorie di sviluppo sostenibile - ha concluso Paglini - deve necessariamente passare attraverso un rinnovata capacità della nostra confederazione di rafforzare l’azione politica con le istituzioni e sul territorio”.

Per la Cisl Belluno Treviso si apre dunque una fase di cambiamento che non potrà che essere nel segno della continuità dei progetti e delle buone pratiche messe in campo nei quasi quattro anni di segreteria di Paglini. Lo statuto della Cisl stabilisce infatti la incompatibilità fra gli incarichi di Segretario territoriale e regionale e prevede che entro 15 giorni dalla elezione l’eletto comunichi per quale carica opta e rassegni le relative dimissioni. Il segretario generale uscente, una volta date le dimissioni, avvierà immediatamente - visto anche il periodo estivo e le ferie di agosto alle porte - le consultazioni per la scelta della nuova segreteria che prenderà il timone della Cisl territoriale e che verrà eletta dal Consiglio generale entro 30 giorni dalle dimissioni.

"Mi accingo a lasciare una Cisl Belluno Treviso forte e in salute - afferma Paglini -, radicata e centrata, vivace e presente in tutti gli ambiti sociali e del lavoro pubblico e privato, competente nella contrattazione ad ogni livello, rispondente alle tante richieste di supporto e rappresentanza di lavoratori e pensionati, famiglie, disoccupati, giovani e stranieri. Le Federazioni di categoria saranno chiamate a scegliere un nuovo gruppo dirigente nel segno della continuità con quanto fatto fino ad oggi, nella prosecuzione dei progetti avviati nei territori, con l’obiettivo si sviluppare ulteriormente il principio del sindacato di prossimità e di intermediazione che è stato uno dei tratti distintivi della Cisl in questi anni”.


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