Israele spara sul contingente italiano in Libano
Protesta formale dell’Italia: Crosetto condanna gli attacchi alle basi UNIFIL
LIBANO - Il governo italiano ha ufficialmente protestato con le autorità israeliane per gli attacchi subiti dal contingente italiano e dalle basi UNIFIL nel sud del Libano. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso la ferma condanna in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, definendo inaccettabili le azioni delle forze armate israeliane contro le postazioni ONU, inclusi i colpi sparati contro la base italiana di UNP 1-31 e l’attacco al quartier generale di Naqoura.
UNIFIL, la Forza di Interposizione delle Nazioni Unite in Libano, ha il compito di monitorare il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, garantire l'accesso degli aiuti umanitari e sostenere le forze armate libanesi nella sicurezza della zona di confine. Crosetto ha ribadito che né l’Italia né le Nazioni Unite possono accettare ordini o imposizioni dalle forze israeliane: "Gli atti ostili compiuti e reiterati potrebbero costituire crimini di guerra, violando gravemente il diritto internazionale umanitario". Il ministro ha inoltre chiesto spiegazioni ufficiali al governo israeliano e ha convocato l’ambasciatore di Israele per discutere dell’incidente.
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha confermato la priorità assoluta della sicurezza dei militari italiani, mantenendosi in stretto contatto con il ministro Crosetto e con il generale Messina, comandante del Settore Ovest della missione UNIFIL. Meloni ha lodato l’opera di mediazione svolta dai peacekeeper italiani e ha sottolineato l’importanza di mantenere la stabilità nella regione.
UNIFIL ha confermato che, in tre episodi distinti, le forze israeliane hanno danneggiato infrastrutture e colpito con colpi di arma da fuoco le basi italiane e altre postazioni ONU. Secondo UNIFIL, qualsiasi attacco deliberato contro le forze di mantenimento della pace rappresenta una grave violazione delle norme internazionali.
Anche la Francia e la Spagna hanno condannato fermamente gli attacchi, annunciando un incontro con i Paesi europei che partecipano alla missione UNIFIL per discutere della situazione e promuovere una de-escalation. La Francia, co-organizzatrice dell’incontro, ha ricordato che gli attacchi a UNIFIL violano la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che stabilisce il mandato della missione.
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