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18 novembre 2024

Treviso

Tumori dell'endometrio: l'Ulss2 si aggiudica il premio "Best Medical Poster"

Il team di specialisti dell'Ulss 2 della Marca ha presentato lo studio ak convegno che fa il punto su ricerca, diagnostica e trattamento dei tumori ginecologici

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

team ulss2

TREVISO - Grande risultato per il team Ulss 2 che ha partecipato al BiG (Breakthrough in Gynaecologic Oncology - Progressi in Ginecologia Oncologica), il convegno che fa il punto su ricerca, diagnostica e trattamento dei tumori ginecologici, tenutosi a Venezia nelle giornate di lunedì 7 e martedì 8 ottobre, ottenendo il titolo di “Best Medical Poster” con uno studio con focus sui tumori dell’endometrio.

Alla sua terza edizione, BiG è l’evento dedicato ai professionisti della ginecologia oncologica italiana in cui, per stimolare la partecipazione dei giovani che operano nel campo dell’oncologia ginecologica, quest’anno è stato introdotta la possibilità di presentare abstract scientifici in tematiche di ricerca traslazionale, oncologia medica e chirurgia ginecologica. I lavori migliori in ciascuna categoria sono stati premiati e presentati in sessione plenaria: tra questi “STUDIO REAL LIFE: carcinoma dell'endometrio stadi precoci I-II e avanzati III e IV valutazione di POLE come fattore prognostico”, presentato dal dottor Nicolò Cavasin, studio diretto dalla dottoressa Grazia Artioli, oncologa dell’ospedale di Treviso, con la collaborazione del dottor Enrico Busato, direttore dell’Ostetricia e Ginecologia del Ca’ Foncello e del Dipartimento Materno Infantile dell’Ulss 2, e del prof Matteo Fassan, direttore dell’Anatomia Patologica dell’Ulss 2, si è aggiudicato il titolo di Best Medical Poster.

Il team di specialisti Ulss 2 fa parte del Gruppo cooperativo nazionale MITO per la cura dei tumori ginecologici e porta avanti questo importante studio di cui l’Oncologia Medica dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso è Centro Coordinatore. Lo studio verrà presentato anche all’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) nel mese di novembre.

Obiettivo di questo lavoro indagare in modo più preciso una tipologia particolare di tumore dell’endometrio con alterazioni molecolari nel gene POLE. È noto, infatti, che se si presentano queste mutazioni che sono rare, ammontando a circa il 6-8% di tutti i tumori dell’endometrio, le pazienti non hanno necessità di affrontare dopo la chirurgia né la radioterapia né la chemioterapia: a volte questa buona prognosi contrasta con altre alterazioni che invece peggiorano la prognosi di malattia.

“Lo studio, che raccoglie dati da tutti i centri MITO in Italia - spiega la dottoressa Artioli -, va a indagare in modo più approfondito il ruolo della mutazione sia negli stadi precoci che in quelli avanzati di malattia, valutando gli outcome delle pazienti e il confronto con tutti i dati molecolari al fine di individuare in modo sempre più preciso quali donne necessitano di cure e quali, invece, no”.

“Il futuro dell’onco-ginecologia è la terapia di precisione - dichiara il direttore generale dell’Ulss2, Francesco Benazzi -. Come un sarto crea un abito adatto al suo cliente, ginecologi e oncologi cercano di creare la terapia su misura della loro paziente al fine di migliorare i trattamenti proposti per una miglior sopravvivenza e qualità di vita. Mi complimento con i miei collaboratori per l’ottimo risultato raggiunto, e per il continuo lavoro di ricerca scientifica che svolgono, impegnandosi per trovare procedure, terapie e cure sempre più all’avanguardia e personalizzate per le pazienti che devono affrontare il percorso del tumore ginecologico”.


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