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14 novembre 2024

Nord-Est

Tentano di rapinare 14enne in parrocchia puntandogli un coltello

La Questura notifica i provvedimenti Daspo per due minori

| Angelo Giordano |

| Angelo Giordano |

Tentano di rapinare 14enne in parrocchia puntandogli un coltello

PADOVA - Pugni e minacce anche in parrocchia. La questura di Padova ha notificato un Daspo Willy a due 15enni che avevano aggredito con un coltello un 14enne per rapinarlo del denaro e della della bici. Il fatto è avvenuto nei pressi del patronato della parrocchia Sacro Cuore di Padova. I due minori per due anni non potranno avvicinarsi ai locali della zona. Gli agenti sono intervenuti dopo una segnalazione trovando il 14enne il quale, sebbene sotto choc, ha riferito di essere stato avvicinato da due coetanei, di origine straniera, che gli hanno intimato di consegnare loro la sua bici e quanto di valore avesse con sé.

Al rifiuto del giovane i due baby malviventi lo hanno aggredito, sferrandogli un pugno e minacciandolo con un coltello. La vittima però è riuscita a scappare riuscendo ad allertare il 113. Sul posto sono arrivate due pattuglie della polizia che, ha rintracciato i due, sequestrando ad uno di essi un coltello tipo "pattada" con la lama da 8 cm. Entrambi sono stati segnalati al Tribunale per i Minorenni di Venezia per tentata rapina aggravata in concorso e per il possesso del coltello e poi affidati ai genitori che, nel frattempo, erano stati convocati in Questura.

La madre della vittima ha raccontato che il figlio era già stato vittima, il 7 novembre, di un'altra tentata rapina ad opera degli stessi ragazzini, che gli avevano intimato di consegnare 20 euro minacciandolo, anche in quell'occasione, con un coltello. La polizia sta svolgendo indagini su altri due fatti simili ad opera di una coppia di baby rapinatori, che ha agito armata di un coltello, ai danni di altri ragazzi. "Non è la prima volta - ha detto il questore Marco Odorisio - che ci imbattiamo in minori trovati in possesso di armi bianche, talvolta utilizzate per commettere reati. E' necessario stare più vicini ai nostri ragazzi per conoscerli a fondo ed indirizzarli verso una piena consapevolezza del valore o del disvalore sociale delle loro condotte, al fine di avviarli ad un processo di responsabilizzazione con sé stessi e verso il prossimo ed evitare pericolose derive".


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Angelo Giordano

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