VITTORIO VENETO - Il caso di Jessica Maria Spampinato, l'estetista di Tarzo scomparsa prematuramente a soli 33 anni nel marzo 2024 a causa di un tumore, ha scatenato una forte polemica a Vittorio Veneto. La famiglia della giovane mamma si è vista recapitare dal Comune una richiesta di pagamento di 244 euro per la sosta della salma nell'obitorio dell'ospedale di Costa.

Questa richiesta è il risultato di una convenzione in vigore tra l'Usl 2 e il Comune per la gestione delle salme di decessi avvenuti al di fuori delle strutture ospedaliere. L'Usl aveva inizialmente inviato la fattura al Comune, che a sua volta l'ha inoltrata agli eredi di Spampinato.

La risposta dell'amministrazione comunale
L'assessore ai servizi demografici Giulio De Antoni ha prontamente risposto alla situazione, affermando: "Terremo conto della tragicità che ha sconvolto questa famiglia e troveremo una soluzione". Ha inoltre assicurato che il pagamento è stato temporaneamente sospeso in attesa di ulteriori chiarimenti.

Indagini in corso
Il Comune ha annunciato che verranno effettuate verifiche approfondite con l'Usl, ipotizzando la possibilità di un errore amministrativo. De Antoni ha spiegato che contatteranno anche il presidente del comitato dei sindaci per affrontare la questione dell'Hospice, dove è avvenuto il decesso della giovane donna.

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