BUFERA SULLA VARIANTE AL P.I.
Per le opposizione porterà solo più cemento. Zanoni vuole ricorrere al Tar. Il Comune in caso di vittoria gli attribuirebbe le spese
| Laura Tuveri |
PAESE – Sull’approvazione della variante al Paino degli interventi è guerra fra la giunta comunale e il consigliere Andrea Zanoni. E’ stata approvata nel Consiglio comunale di giovedì 21 luglio: le opposizioni di centro sinistra hanno abbandonato l’aula prima delle votazioni denunciando una presunta illegittimità dell’atto e dell’emendamento di maggioranza di precisazione sul metodo di calcolo della Sau, superficie agricola cementificabile, trasformabile.
Secondo la maggioranza non ci sarà alcuna colata di cemento a Paese, accusa mossa dalle opposizioni, in particolare dall’ambientalista Zanoni (nella foto), capogruppo di Italia dei Valori. “Le cifre adottate in delibera dopo l’emendamento assolutamente legittimo dei consiglieri di maggioranza, non indicano la superficie su cui si andrà a costruire, bensì sul limite massimo di terreno trasformabile. Anzi quanto si potrà costruire rimarrà ben al di sotto di un limite che era già limitato rispetto a quanto avrebbe concesso il Pat approvato dalla precedente Giunta Mardegan” spiega l’assessore all’Urbanistica del Comune di Paese Nicola D’Alessi.
“Quanto sostengono le minoranze non solo è assurdo, visti anche i pareri dei tecnici e dei dirigenti comunali, ma è lesivo dei diritti e dei giusti desideri dei cittadini che attendevano da vent’anni l’adozione di questo provvedimento”. Secondo D’Alessi il consigliere Zanoni “strumentalizza l’adozione di questa variante, usando le associazioni ambientaliste solo ed esclusivamente per scopi propagandistici personali” e promette che se l’esponente di IdV ricorrerà al Tar, l’Amministrazione non se ne starà a guardare.
“Lo invito – conclude l’assessore - a stare attento perché quando anche il Tribunale amministrativo darà legittimità al nostro operato, il Comune non potrà far altro che pretendere da lui il pagamento delle spese legali che tutti i cittadini avranno dovuto sostenere per dar corso ai suoi interessi elettoralistici privati”.
La versione di Zanoni e tutt’altra. Secondo lui la giunta di Paese ha approvato una variante che porterà a “lunghi anni di colate di cemento e all’abbassamento della qualità della vita”. Secondo Zanoni l’emendamento proposto dai consiglieri capigruppo di Pdl (Maruccella), Lega (Pivato) e Udc (Bernardi), con relatore proprio l’avv. Bernardi, già presidente dell’associazione ambientalista 3R, ha consentito questo “blitz estivo pro-palazzinari”, grazie ad un artifizio con il quale sono state considerate come territorio agricolo anche le superfici di ben cinque cave di Paese (Montagnera, Campagnole, Levante, Porcellengo, Castagnole e Calcestruzzi).
“Con l’emendamento approvato dalla maggioranza hanno definitivamente gettato la maschera schierandosi apertamente dalla parte dei palazzinari più ingordi. Questa giunta-betoniera per accontentare poche centinaia di persone, molto spesso gli amici degli amici, condanna un intero Paese con i suoi 22.000 abitanti ad anni di cantieri, ad un nuovo considerevole aumento di popolazione, molto presumibilmente straniera, e quindi ad un abbassamento della qualità della vita dovuto a più inquinamento, più traffico, più code, servizi sempre più carenti, ambiente e verde distrutti".
Zanoni, in partenza per Bruxelles dove prenderà il posto del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, nel parlamento europeo, prosegue dicendo: “Credo che questa giunta pagherà molto caro in termini di consenso questo regalo estivo ai palazzinari perché non fa più gli interessi dei cittadini. Se proprio volevano migliorare il nostro comune con l’edilizia dovevano impegnarsi per realizzare il nuovo centro del paese con la relativa piazza, realizzare i sottopassi che stanno promettendo da anni, realizzare le scuole che mancano”. Zanoni sta valutando con i legali ogni possibile azione contro questo piano, questo consiglio e questa giunta.