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02 dicembre 2024

Treviso

BASTA AMIANTO A PAESE

Il consigliere IdV Maria Cristina Fucile scende in campo a fianco di Paeseambiente per contrastare il progetto di Mosole

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BASTA AMIANTO A PAESE

PAESE - Nuovo amianto a Paese, l'IdV si mobilita per dire no all’arrivo di nuovo amianto. Sostiene la protesta di Paeseambiente che ha organizzato un sit-in in programma oggi, giovedì 17 maggio alle 20 davanti al Multisala Manzoni. Qui il gestore della discarica Terra, la ditta Mosole, presenterà il progetto per conferirvi nuovo amianto. Il consigliare di Italia dei Valori, Maria Cristina Fucile (nella foto), si chiede con quale coraggio il gestore Mosole, invece di pagare i danni ambientali per i conferimenti illegittimi nella discarica Terra, si permette di proporre per la stessa discarica un ulteriore progetto di smaltimento di ben 460 mila metri cubi di amianto, in un Paese martoriato da cave e discariche.

La sentenza del Consiglio di Stato n. 1329 del 15 dicembre 2006, pubblicata il 20 marzo 2007, ha infatti definitivamente annullato il decreto della Provincia di Treviso del 2004 che aveva autorizzato Mosole a smaltire l'amianto a Paese. Intanto Mosole nel 2005 aveva conseguito utili netti pari ad euro 1.343.450 e nel 2006 in soli due mesi di apertura aveva realizzato utili netti per oltre 500 mila euro: al gestore i soldi e ai cittadini amianto, rifiuti, rabbia e rischio per la loro salute.

Il consigliere Cristina Fucile prende atto con soddisfazione che l'attuale amministrazione comunale con delibera di giunta n. 72 del 26 aprile 2012 ha ufficializzato la sua contrarietà al progetto, sollecitata dalle associazioni ambientaliste e da molti cittadini e preoccupata per i rischi di compromissione dello stato di salubrità dei luoghi di vita della propria cittadinanza. Si chiede però con rammarico perché questa contrarietà non sia stata manifestata anche tre anni fa quando l'autorizzazione della discarica era giunta a scadenza.

“Se invece di accettare il rinnovo per dieci anni e addirittura l'autorizzazione a conferire nuovi rifiuti provenienti da siti contaminati, questa amministrazione avesse messo in campo la stessa fermezza di adesso, probabilmente non saremmo arrivati a questo punto. Cosa si aspettavano? Che avuta una mano Mosole poi non pretendesse tutto il braccio? Ma adesso però tutti assieme dobbiamo dire di no” ha concluso l’esponente di Italia dei Valori. Anche Andrea Zanoni, eurodeputato IdV e presidente di Paeseambiente, invita tutti i cittadini a manifestare la propria contrarietà.

“Nonostante la sentenza del Consiglio di Stato del 15 dicembre 2006 che ha dichiarato illegittima la discarica, Mosole tenta ancora l'assalto al territorio di Paese chiedendo a Zaia l'autorizzazione di portare a casa nostra una montagna di amianto cancerogeno proveniente da ogni parte d'Italia e chissà quali altre porcherie” attacca Zanoni. “Per questo invito tutti i cittadini di Paese e dintorni a manifestare il proprio dissenso questo progetto e a difendere il proprio territorio e la propria salute di persona”.

 


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