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06 novembre 2024

Italia

Pdl, Alfano: "Nessuna marcia indietro sulle primarie"

Ennesimo colpo di scena sulle primerie del PDL

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Pdl, Alfano:

Roma, 1 dic. (Adnkronos/Ign) - Nessuna marcia indietro sulle primarie. Lo annuncia al termine del lungo faccia a faccia con Silvio Berlusconi ad Arcore, il segretario del Pdl Angelino Alfano.

"Le primarie - dice Alfano - non sono state sconvocate e quindi ci sono. Sono state fissate per il 16 di dicembre e il luogo politico e giuridico preposto alla decisione su eventuali spostamenti è l'ufficio di presidenza".

Ancora nessuna ufficializzazione sul ritorno in campo o meno di Berlusconi. "È una scelta che compete a lui e che oggi non mi ha manifestato formalmente", chiarisce Alfano. "Se ci saranno delle decisioni in questo senso starà a lui comunicarle nei tempi e nei modi che riterrà".

Quanto al futuro del centrodestra tra il ventilato ritorno a Forza Italia a cui starebbe pensando ormai da tempo Berlusconi e il riassetto del Pdl, la convinzione del segretario è che "l'unità è la via giusta. Questa è la mia posizione e ho anche trovato nel presidente Berlusconi una grande disponibilità a ragionare in termini di mantenimento di una unità del partito che lui ha contribuito a fondare".

"C'è un'esigenza di grande rinnovamento - sottolinea ancora Alfano - che lo ha spinto a considerare anche altre ipotesi. Io ho ribadito che a mio avviso la strada giusta è quella dell'unità". Riferendosi poi alla possibilità che Berlusconi possa scendere con un suo nuovo movimento Alfano assicura che "oggi abbiamo anche parlato di queste ipotesi che sono venute fuori sulla stampa e che sono nate dalla frase del presidente sul suo desiderio di avere una forza nuova o delle forze nuove. Come ho già detto - aggiunge - io ho fatto presente che a nostro avviso la strada più giusta è quella di stare uniti nel Popolo della Libertà, innovando e magari cambiando il nome, ma restando uniti perché così è più facile vincere".

Il Pdl rilancia poi con forza la necessità di un election day e avverte il governo Monti, fino a minacciare una possibile crisi. Non a caso il segretario del partito, lasciando Villa Macherio, si è lasciato andare a una frase, "daremo battaglia sull'election day, è una vera follia, andremo avanti fino in fondo", che in molti hanno interpretato come un avvertimento al Professore.

Come confermano le parole del coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini. "Angelino Alfano ha ragione quando sostiene che le primarie per ora restano in campo, in quanto ancora non sono state sconvocate, ma sarebbe un grave errore politico e giornalistico non capire il senso della vera 'notizia' uscita dal vertice di Arcore e ufficializzata dal segretario del partito. E cioè - rimarca Verdini in una nota - che il Pdl intende dare battaglia e incalzare il governo, anche duramente, chiedendo con energia e forza l'election day il 10 febbraio".

"Su questo punto Alfano è stato fin troppo chiaro e netto: siamo disposti anche ad aprire una crisi di governo perché il Pdl è il partito di maggioranza relativa, cioè la principale forza politica che sostiene l'esecutivo, e non si può far finta di niente o ignorare le nostre posizioni. Tutto il resto - conclude - primarie, legge elettorale, premiership, è conseguente alla battaglia che da oggi abbiamo deciso di intraprendere".
 

 


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