SICUREZZA IN AGRICOLTURA
La Cisl torna a lanciare l'allarme sicurezza nei luoghi di lavoro
Treviso. L'incidente verificatosi a Sernaglia, che è costato la vita all'agricoltore Francesco Grotto, torna a puntare i riflettori sull'improrogabile emergenza sicurezza nei luoghi di lavoro.
"C’è necessità di puntare sempre di più l’attenzione sul problema della sicurezza in agricoltura": è l'allarme lanciato da Andrea Zanin, segretario generale Fai-Cisl Treviso. Le cause del numero crescente di infortuni possono essere molteplici: imprenditori che non applicanola legge 626 sulla sicurezza, il personale insufficiente dello Spisal, nonché fatali disattenzioni degli stessi lavoratori.
“Un’agricoltura sempre più meccanizzata accompagnata da una forte presenza stagionale di manodopera – afferma Zanin – crea un notevole gap tra formazione e informazione e pratica del lavoro. Riteniamo fondamentale entrare in contatto diretto con gli agricoltori, imprese e operai, per quanto riguarda l’aspetto della formazione teorica e pratica e con le istituzioni per verificare quali risorse poter utilizzare affinché passi il messaggio che la sicurezza non è un costo bensì un investimento che può limitare i costi sociali e salvare vite umane”.
"Ora ci sarà la fase più difficile - conclude Zanin - cioè quella di dare una continuità esecutiva alle proposte anche attraverso la contrattazione territoriale affinché, spenti i riflettori mediatici, l’agricoltura torni far parlar di sé per il virtuosismo delle sue imprese e dei lavoratori in termini di sicurezza e non per il numero elevato di infortuni invalidanti e a volte, purtroppo, mortali".