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29 gennaio 2025

Castelfranco

RILEVATORI UMANI DI SMOG

I Vigili di Castelfranco rilevano lo smog con la schiena

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Castelfranco - I vigili diventano rilevatori umani di inquinamento. È l’ultima novità in fatto di prevenzione della qualità dell’aria escogitata a Castelfranco.

Ieri alcuni vigili hanno girato per la città con degli appositi apparecchi sulla schiena. Due macchinette con dei display che fanno un rumore continuo simili a quello di un piccolo motorino elettrico, oltre ad un “bip” che scatta periodicamente. Gli apparecchi sono collegati a delle canne di plastica e a dei cilindri che captano le polveri disperse nell’aria. Poi elaborano tutte le informazioni. Un “lavoro” particolarmente impegnativo per gli agenti che sono stati scelti per diventare dei “rilevatori umani”: per tutto il loro turno di servizio hanno dovuto convivere con la strumentazione senza mai rientrare in ufficio.

Ieri è toccato a due vigili: uno ha sempre girato a piedi in pieno centro, cercando tra l’altro di stare nei punti in cui c’è una maggiore concentrazione di autoveicoli e quindi d’inquinamento, l’altro invece ha girato in macchina in lungo e in largo per il Comune. I risultati dei test verranno analizzati nei prossimi giorni dal laboratorio che sta assistendo il comando di polizia locale cittadino nella nuova campagna, dopodiché saranno resi noti. Non è ancora stato riferito per quanto dureranno le operazioni.

Un provvedimento contro l’inquinamento che si somma ad altri. Ieri il sindaco Maria Gomierato ha emesso un’ordinanza in cui si dispongono delle misure per il contenimento dell’inquinamento atmosferico da PM10.

Ecco che cosa ordina il sindaco. Lo spegnimento dei motori degli automezzi nelle seguenti circostanze: autobus nella fase di stazionamento ai capolinea; veicoli merci durante le fasi di carico/scarico, in particolare nelle zone abitate; mezzi per soste della durata maggiore di un minuto ai semafori o ai passaggi a livello; mezzi di trasporto su ferro con motrice diesel durante le soste. Divieto di combustioni all’aperto, in particolare in ambito agricolo e di cantiere, con l’eccezione dei tralci delle viti se soggette ad obbligo di combustione per disposizione regionale con finalità antiparassitaria.
Divieto di climatizzazione di cantine, ripostigli, scale, cantine, box, garage e depositi. Abbassamento della temperatura di almeno 1° C negli ambienti di vita non riscaldati da impianti non alimentati a combustibile gassoso oppure a combustibile a basso impatto ambientale.

Disposizioni viste dall’amministrazione comunale come possibili antidoti all’inquinamento in città. Rimane il fatto che Castelfranco, anche in base all’ultima classificazione formulata con il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera, è uno dei comuni più a rischio della Provincia di Treviso.

MC

 


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