Gentilini: " Il candidato resto io"
Lo Sceriffo non è intenzionato a mollare Cà Sugana, la Lega sonda il terreno
| Isabella Loschi |
TREVISO - «Il candidato sono e resto io». Giancarlo Gentilini scandisce con fermezza e sicurezza queste parole. Altro che sentirsi messo in discussione dai vertici della Lega.
Il vicesindaco a fare passi indietro e mettersi da parte per sostenere qualcun altro non ci pensa neanche per un istante. Avanti tutta verso la corsa a Cà Sugana. «Il candidato resto io e sono più sicuro che mai. Visto quello che offre il panorama politico trevigiano non c’è soluzione migliore, di Gentilini ce n’é uno solo».
Ma se lo Sceriffo è ben intenzionato a non mollare il suo studio a Cà Sugana, da dove dirige e amministra la città da quasi 20 anni, non la pensa allo stesso modo una parte del Carroccio. Proprio per testare la popolarità e l’approvazione di Gentilini, soprattutto sui giovani, sono ripartiti alcuni sondaggi, commissionati dalla stessa Lega. Se ci saranno buoni riscontri si andrà avanti con lo Sceriffo candidato sindaco, altrimenti si penserà a eventuali soluzioni.
Maroni, a margine del consiglio federale di martedì, è stato chiaro: Treviso non si può perdere, non si possono fare errori.