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26 novembre 2024

Oderzo Motta

Borgo Aleandro, scoppia la polemica

J'Accuse di Alfonso Vesentini sulla realizzazione di uno spartitraffico definitivo.

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Borgo Aleandro, scoppia la polemica

 

MOTTA DI LIVENZA – Giovedì iniziano i lavori di sistemazione dell’incrocio di Borgo Aleandro. Ma c’è chi ha sottolineato il proprio disappunto. «Scandaloso, trattano i borghi storici come Quarto Oggiaro a Milano, sono allibito e furibondo».

 

AlfonsoVesentini, architetto, non le manda a dire e sulla recente decisione della Giunta di tramutare l’aiuola temporanea in definitiva, perché definitiva era divenuta la viabilità attuata dal dicembre del 2011, ha spiegato il proprio punto di vista.

 

 «Non so chi – dice Vesentini – ma questo qualcuno ha deciso di realizzare l'ennesima rotonda o comunque uno spartitraffico. Questa volta però in un borgo del ‘500! Siamo alla frutta. Uno degli storici borghi italiani verrà trasformato alla stregua di una qualsiasi lottizzazione,  tanto da farlo assomigliare ad una periferia». 

 

Vesentini spiega: «Ho più volte segnalato all'Amministrazione comunale di lasciare perdere, ma ora, in tutta fretta per la campagna elettorale, metteranno la solita brutta firma. Si tratta, a mio parere, di una scelta demenziale. Sono convinto che nonostante la scadenza elettorale, si possa ancora impedire questo scempio». 

 

Ieri sulla questione anche Stefano Astolfo del Movimento 5 Stelle di Motta: «Condividiamo le perplessità dell'architetto Vesentini.

 

Noi, sentito il parere di un tecnico, pensiamo che delle corsie a terra in gomma con catarifrangenti che incanalano il traffico e indicando trenta all'ora da lì al Toresin, sarebbe più che sufficiente. 

 

Pensiamo che sia più importante dare visibilità alle strisce pedonali che partono dal piazzale della vecchia scuola elementare, togliendo almeno un posto auto e segnalando con strisce su fondo rosso, l'attraversamento o ancor meglio sarebbe anche un dissuasore tramite le strisce stesse, con pendenza 7% in salita e discesa per dare un minimo di rallentamento (il massimo per legge è 10%).

 

Se questo progetto fosse stato preventivamente concordato con i cittadini sarebbe stato evitate polemiche e trovate sicuramente soluzioni alternative più valide proposte da questa amministrazione».

 



Gianandrea Rorato

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