I MEDICI DI FAMIGLIA CONTRO I CALL CENTER
Piovono critiche sul progetto "Gestione attiva delle liste d'attesa" dell'Uls7
Conegliano - Nuove critiche al progetto "Gestione attiva delle liste d'attesa" dell'Uls7 provengono da Brunello Gorini, segretario provinciale e regionale della Fimg (sindacato dei medici di famiglia). Secondo Gorini il progetto, che consiste nel far telefonare periodicamente a casa dei pazienti in lista d'attesa due operatori di call center per tranquillizzarli o per ridurre i tempi dell'appuntamento, non serve a curare i pazienti e non ha senso. Brunello è solidale con i medici ospedalieri dell'Anaao, che avaveno contestato il mancato coinvolgimento nelle scelte aziendali.