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19 aprile 2024

Castelfranco

BERRO SE LA PRENDE CON I PARCHEGGI DEL TEATRO ACCADEMICO

I disabili sono costretti a scendere a ridosso dei cassonetti della spazzatura

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

Castelfranco - «Più guardo le foto e più sorrido, anche se dovrei solamente piangere dalla disperazione!». A parlare è Paolo Berro (tetraplegico da una decina d’anni, plurilaureato e ultimamente parecchio noto anche per via dell’inizio dell’attività della fondazione che porta il suo nome) che in internet se la prende con i parcheggi per disabili in prossimità del Teatro Accademico.

Lo “sfogo” è documentato da immagini che parlano da sole. «Da qualche tempo sto osservando (ed ho deciso di fotografare) – scrive Berro – l’insolito parcheggio per disabili nei pressi dell’entrata laterale del Teatro Accademico a Castelfranco e mi convinco sempre più della poca sensibilità di chi lo ha progettato e soprattutto di chi ha approvato quello stesso progetto». Fatte le premesse: «Mi verrebbe – aggiunge – prima di tutto da chiedere a queste persone: “ma perché un parcheggio longitudinale e non trasversale (o a spina di pesce) come dovrebbe essere? Perché, anche se longitudinale, alla sinistra del parcheggio non è previsto l’apposito spazio per la salita e la discesa della carrozzina?”. In effetti questo parcheggio (o questi due parcheggi, non si capisce ancora) non risulta essere delimitato dalle strisce gialle e la cosa più esilarante è il fatto che risulta essere limitato a sinistra da cassonetti dell’immondizia! Una cosa positiva invece è da notare: che mai quel posteggio è servito da parcheggio abusivo! E ci credo! Chi andrebbe, tra i soliti furbi, a lasciare la propria auto dove c’è l’immondizia? Però tanto ci mettiamo i disabili! Tanto loro non disturbano! Cosa vogliono di più? Loro hanno il loro posto!»

Quindi attacco frontale da parte di Paolo Berro, che non si risparmia nei toni. Incalza: «Ma il bello è che per me va ancora bene, perché scendo posteriormente dalla mia autovettura; io mi chiedo come può fare un disabile che guida e deve scendere lato guida e sedersi sulla carrozzina! Ci passerà poi un’altra auto a fianco? E per i rifiuti allora come si fa? Capita anche altre volte di vedere originali modalità d’impiego dei parcheggi ad uso riservato. L’esempio più eclatante è quello del Teatro Accademico. Altro esempio è quello costituito dalla collocazione di vasi e fioriere per l’arredo urbano, di deposito di carrelli, di materiali edilizi per il restauro o la ristrutturazione di edifici».

 


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Matteo Ceron

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