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20 aprile 2024

Conegliano

UNA CARTOLINA DA MARTE

Martina Pinni: da Conegliano allo spazio

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Conegliano. L’architetto coneglianese Martina Pinni di strada ne ha fatta poca.  Sì, d’accordo, dopo la laurea in architettura a Venezia, è stata a Houston, a Pechino e ora risiede a Colonia, da cui fa qualche capatina a Mosca. Ma poiché, per una probabile futura astronauta lo spazio è una categoria relativa, possiamo dire che Martina Pinni non abbia compiuto nemmeno una piccola parte della strada (strada, si fa per dire) che nei prossimi anni potrebbe portarla a essere la prima donna (evviva!) che mette un piedino smaltato sulla Luna o la prima cosmonauta ad arrivare fino al pianeta rosso: a Marte, cioè.


35 anni, 1,63 di altezza, una forma fisica e una salute perfetta, un’ottima familiarità con la lingua inglese (ma anche con il tedesco e il russo), conoscenze diffuse di astronomia, ingegneria spaziale e fisica dei fluidi, biologia, fisiologia umana e medicina spaziale, nonché – come si è detto – una laurea e un master in architettura, Martina Pinni è la candidata ideale per uno dei prossimi 4 posti di astronauti che verranno mandati in orbita nei prossimi anni.
Martina, da Colonia, ci fa sapere che il bando per essere assunti dall’Esa (e poi dalla Nasa) come astronauti esce proprio in questi giorni. E che, se qualcuno fosse interessato (requisiti di cui sopra permettendo) può presentare domanda all’agenzia spaziale.


Lì, all’Esa, tra ingegneri, tedeschi, inglesi e spagnoli, l’aspirante cosmonauta troverà anche Martina che in questo momento ha il ruolo di trainer degli astronauti: una sorta di cosmo-istruttrice. L’aula dove tiene le lezioni è il mock-up (simulatore) del modulo spaziale Columbus (il cosmobus che, viaggiando alla moderata velocità di 2425 chilometri all’ora, in 8 minuti ti fa arrivare nei pressi della Stazione Spaziale Internazionale, la quale a sua volta viaggia ad una velocità di circa ventottomila chilometri all'ora.


Martina, com’è che da Conegliano sei finita all’Esa di Colonia?

Ci sono finita passando per Venezia e per qualche altra città… Nel 2000 mi sono laureata in Architettura allo Iuav, con il professor Sinopoli, con una tesi sui moduli abitativi della Stazione Spaziale Internazionale (gli stessi su cui lavoro adesso).
Tra il 2002 e il 2004 ho studiato e lavorato alla University of Houston. Il corso di studi (Master in Science of Space Architecture) e' il primo ufficiale al mondo in architettura spaziale e fa parte dell'USRA, il circuito di Universitá che collabora con NASA. Ci siamo laureati in nove e io ero l'unico architetto (gli altri erano ingegneri spaziali). Il mio lavoro lì riguardava essenzialmente la gravità artificiale e le ricadute tecnologiche dallo spazio alle costruzioni. Ho studiato e seguito corsi in ergonomia, fattori umani, astronomia, tecnologia spaziale e diritto spaziale.
Dopo aver seguito congressi e seminari sul design spaziale, nel 2007 ho partecipato alla International Space University, un programma di ricerca che si tiene ogni anno in un paese diverso. Nel 2007 era a Pechino, dove sono stata due mesi e mezzo grazie ad una borsa di studio dell'ESA. La ricerca, multidisciplinare, verteva sulla riparazione in volo dei satelliti e per attuarlo ho avuto un contributo anche dal Comune di Conegliano e dalla Banca delle Prealpi.


Insomma hai avuto una formazione…spaziale
Sì. Grazie a questa, nel gennaio 2008 ho iniziato a lavorare in ESA-EAC (European Space Agency-European Astronaut Centre) nella Astronaut Training Division (c'e' anche una medical division, dove fanno gli esami medici agli astronauti), in qualità di istruttore (Astronaut Trainer).


Che lingua parli con i colleghi?
Soprattutto inglese, ma anche tedesco. E ora sto studiando il russo per comunicare con gli astronauti moscoviti che, in genere, masticano poco l’inglese.


Il russo ti servirà anche a Mosca, dove dovrai recarti a breve, no?
Sì, la preparazione degli astronauti m porterà a StarCity, la base spaziale russa dove è stato addestrato Yuri Gagarin.


In questo momento che fai di preciso?
Sto completando le certificazioni necessarie per insegnare agli astronauti. Presto faremo simulazioni di vario tipo, anche subacquee (molti trainers, me compresa, hanno un brevetto da sub) che sono una delle parti più divertenti della professione.


Quante ore lavori?
A dire il vero non lo so. Sono praticamente sempre operativa perché le esercitazioni avvengono anche di notte, proprio per simulare delle missioni notturne.


E nel tempo libero?
Quale? Scherzi a parte, nel tempo libero scrivo per una rivista di costruzioni (Costruire). Presto dovrebbe uscire un mio articolo sul calcestruzzo lunare. Ci ho messo un'eternità a finirlo, perché parte del materiale conteneva informazioni confidenziali…
Anche l’eternità, per Martina Pinni, è un concetto relativo. Così come la distanza dalla famiglia che risiede a Conegliano.


Cosa dice la mamma del tuo “peregrinare” sul globo e nell’atmosfera?

All’inizio era un po’ disorientata. Ma ora non ci fa troppo caso: quando le ho detto che andavo a stare a Colonia, ha esclamato: “Ma è qui, dietro l’angolo!”

Emanuela Da Ros

 


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