UNA RICERCA SUI NUOVI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE
Un'indagine per capire la relazione tra ragazzi e strumenti tecnologici massmediatici
| Laura Tuveri |
Carbonera - Tre amministrazioni comunali, Breda di Piave, Carbonera e Maserada sul Piave, che da anni collaborano nell’ambito delle politiche giovanili, stanno tentando di capire la relazione quotidiana esistente tra ragazzi e strumenti tecnologici massmediatici. L’idea è nata dalla constatazione di quanto i mass-media permeino la vita dei ragazzi e di quanto questa tematica coinvolga i genitori che hanno bisogno di capire il fenomeno e di capire quali strumenti darsi per accrescere conoscenze e competenze genitoriali rispetto a tutto ciò.
Le Politiche giovanili e di comunità promosse e sostenute dai tre Comuni hanno l’obiettivo di promuovere il ben-essere dei ragazzi e della comunità del territorio, attraverso progetti che mirano a sviluppare protagonismo, senso di responsabilità e capacità critica nei singoli e nei gruppi. Negli ultimi anni il lavoro si è concentrato soprattutto sulla fascia dei preadolescenti (11-14 anni) per rendere più efficace lo sviluppo di fattori protettivi nei ragazzi ( capacità pro sociali, riferimento a più figure adulte significative…) e per prevenire situazioni a rischio. L’ultimo progetto avviato, presentato ieri in conferenza stampa presso il Comune di Carbonera, prevede la somministrazione di due questionari, uno per i ragazzi di tutte le prime e seconde medie dei tre comuni e uno per i rispettivi genitori.
I risultati dei questionari in una prima saranno analizzati e commentati con i dirigenti e gli insegnanti delle scuole medie e con gli amministratori, quindi verranno discussi con i genitori e i ragazzi in sedi e momenti distinti.Il progetto sarà seguito dagli educatori della cooperativa Il Sestante, con la consulenza del professor Francesco Pira, docente di Comunicazione e ricercatore di Sociologia all’Università degli studi di Udine, esperto massmediologo, che ha realizzato più pubblicazioni sull’argomento, tra cui “Infanzia, media e nuove tecnologie, strumenti, paure e certezze”. Il professore sarà presente in alcuni momenti nodali del progetto, nell’analisi dei dati, negli incontri pubblici di restituzione dei dati.
Lo stesso Pira ha rilevato che "siamo in presenza di adolescenti digitali che devono essere messi nella condizione di raccontare e di raccontarsi. Questo per comprendere meglio l'uso delle tecnologie con l’obiettivo di accrescere la conoscenza relativa all’utilizzo che i ragazzi fanno quotidianamente di televisione, videogiochi, computer e cellulari e sviluppare riflessioni critiche per evidenziare potenzialità e rischi".