Spritz taroccati, barista stangato dai Nas
Travasava un prodotto di bassa qualità nella bottiglia di una nota bevanda
| Matteo Ceron |
TREVISO – Lasciava intendere ai clienti di utilizzare una nota bevanda tipicamente utilizzata per lo spritz, usando proprio la bottiglia con l’etichetta che riporta il nome della marca. In realtà, però, di originale c’era solo la bottiglia, in cui aveva travasato una bevanda dello stesso colore, ma di minor pregio e di conseguenza meno costosa.
Una furbata che è costata cara al barista, segnalato all’autorità giudiziaria per frode nell’esercizio del commercio.
L’operazione che ha portato ad individuare il trucchetto escogitato dall’esercente rientra nell’ambito dei servizi svolti nel settore della sicurezza alimentare da parte dei Carabinieri del Nas di Treviso, al fine di verificare la qualità degli alimenti e delle bevande somministrate ai clienti.
Proprio in questo settore ultimamente il nucleo ha intensificato i controlli, ispezionando svariati esercizi commerciali nelle province di Venezia e Treviso.
Nel corso delle attività, i militari hanno accertato che il titolare del bar in questione, al fine di conseguire maggiori guadagni, per preparare il tipico aperitivo miscelava un prodotto di bassa qualità, mentre appunto la bottiglia che lo conteneva riportava nell’etichetta tutt’altro prodotto.
La cosa è stata confermata dall’esito delle analisi eseguite sui campioni prelevati dalle numerose bottiglie rinvenute nel deposito dell’esercizio commerciale.
A quel punto il gestore è stato segnalato all’autorità giudiziaria.