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10 gennaio 2025

Treviso

SPORTELLI ANTI DISAGIO ALLE SCUOLE MEDIE

Il Comune dà il via a un progetto mirato al benessere dei ragazzini fra i 10 e i 13 anni

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Treviso - Spazi di ascolto all’interno delle scuole, percorsi formativi in classe, incontri e conferenze rivolte a genitori e insegnanti. Occhi puntati sui preadolescenti trevigiani che frequentano le scuole medie della città.

Il Comune di Treviso, in collaborazione con la prefettura, le forze dell’ordine, la Usl 9, gli istituti scolastici della città, la Diocesi e le parrocchie, realtà del volontariato e le cooperative sociali Servire e Il Sestante, ha messo a punto un progetto mirato a contrastare il disagio nei ragazzini fra i 10 e i 13 anni.

“Crescere in relazione” - questo il nome del progetto - nasce sulla scorta dei risultati della ricerca “Essere preadolescenti a Treviso”, presentata il mese scorso. Gli esiti dell’indagine, che aveva coinvolto allievi delle scuole medie, docenti e genitori, erano stati per certi versi sconcertanti.

Un ragazzino su quattro, ad esempio, ha detto di aver già fumato uno spinello, e di non disdegnare neppure spritz e birra.

Il fronte istituzionale è corso così subito ai ripari, dando il via a un progetto che dovrebbe partire già dal prossimo anno scolastico e che punta a promuovere il benessere relazionale degli allievi e degli adulti che li circondano, dai genitori agli insegnanti.

Il finanziamento necessario è già stato chiesto al ministero degli Interni grazie al supporto della prefettura. In particolare, alle scuole medie Stefanini e Coletti e relative succursali (5 plessi in tutto), saranno attivati degli spazi di ascolto rivolti ai ragazzi, ma anche a mamme, papà e professori.

Del tutto anonima sarà la modalità di accesso al servizio. Gli allievi potranno depositare la loro richiesta di colloquio in una cassetta postale che sarà sistemata all’interno delle scuole, mentre i genitori e gli insegnanti potranno contattare telefonicamente gli educatori.

Gli “sportelli anti-disagio” saranno aperti 4 ore alla settimana e saranno affiancati da percorsi formativi da svolgersi in classe. Previsti infine incontri e conferenze per i genitori, sempre più disorientati nell’affrontare l’educazione dei loro figli. E non mancheranno momenti di formazione e confronto anche con gli animatori parrocchiali, gli allenatori sportivi e i volontari delle associazioni del territorio.

 


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