LE RICHIESTE DEI GIOVANI AGRICOLTORI DELLA CIA
Nella Marca i giovani agricoltori sono molti e hanno voglia di incidere nelle decisioni che riguardano il fututo dell'agricoltura
| Laura Tuveri |
Treviso - I giovani agricoltori della Cia, alla “Festa dei giovani agricoltori” che ha tenuto a battesimo la nascita di Agia Treviso, il laboratorio di idee dei giovani imprenditori agricoli, hanno anche riflettuto sulle opportunità future riservate alle giovani generazioni. Nell’ambito del convegno intitolato “Riforma di medio termine della Pac: una riflessione per i giovani”, a mezzo secolo esatto dalla nascita della Pac, la Politica agricola comunitaria, la Confederazione italiana agricoltori di Treviso apre una riflessione sul futuro sulla riforma della Pac di medio termine, che entrerà in vigore a partire dal 2013, ma sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea entro fine anno e non a caso si rivolge ai giovani. La Marca è la provincia veneta in cui la presenza di giovani in agricoltura è fra le più alte. Nel 2006 i coltivatori tra i 18 e i 40 anni, iscritti come titolari di una azienda agricola, erano 634. A questo numero va sommato circa un migliaio di giovani agricoltori che lavorano come coaudiuvanti nelle aziende agricole di famiglia. “La prima versione della Pac – spiega Denis Susanna presidente di Cia Treviso – risale al luglio del 1958. Nel corso dei decenni si sono alternati momenti di penuria alimentare a periodi di eccedenza di produzione. Ora la nuova verifica dello stato di salute della Pac entrerà in vigore nel 2013 e sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea entro il 2008. A questo dibattito, ora, parteciperà anche la nuova associazione dei giovani imprenditori che ha l’obiettivo di diventare un laboratorio di idee, di iniziative e di innovazioni tecnologiche, in quanto le aziende condotte da giovani per competere a livello internazionale dovranno subire forti processi di modernizzazione. Intanto i giovani agricoltori chiedono già alla politica locale un intervento sui problemi ancora aperti in Avepa, l’Agenzia veneta per l’agricoltura: in particolare gli imprenditori agricoli domandano maggiore semplificazioni per ridurre il peso dell’eccessiva burocrazia che incide sul lavoro delle aziende. Nel quadro invece della situazione e degli inerventi di mercato della Pac, in una fase delicata di cambiamento, i giovani imprenditori agricoli trevigiani chiedono di riequilibrare il pilastro degli aiuti diretti al reddito in agricoltura. Nel 2006 infatti gli aiuti al reddito rappresentavano l’87% delle risorse della Pac. mentre i fondi destinati allo sviluppo rurale soltanto il 13%. E al neo vice governatore della Regione Veneto e assessore all’Agricoltura, Franco Manzato, Cia Treviso ha chiesto di affrontare alcune problematiche che affliggono l’agricoltura trevigiana: i danni da selvaggina nelle aree della Pedemontana con la relativa richiesta di aumento di fondi e la maggiore celerità nelle liquidazioni; l’eliminazione del ticket introdotto per la gestione della banca dati nazionale e dell’anagrafe bovina; la definizione dell’autorizzazione e regolarizzazione dei pozzi; la semplificazione delle procedure del piano di sviluppo rurale.