Montebelluna – Lì sorgerà il nuovo ospedale. Ma intanto continuano ad affiorare pezzi di storia risalenti a moltissimi secoli fa. Con la demolizione del vecchio nosocomio di Montebelluna sono emersi reperti archeologici che ora dovranno essere studiati e catalogati.

Quindi gli operai al lavoro nel cantiere saranno affiancati da archeologi che passeranno al setaccio il terreno alla ricerca di nuovo materiale. Inevitabilmente ciò comporterà un rallentamento dei lavori, ma ovviamente l’opportunità di trovare reperti interessanti è ghiotta. La sovrintendenza ora seguirà passo dopo passo gli scavi. Attualmente, tra le altre cose ritrovate spicca una fornace che si ipotizza sia epoca romana.

Rinvenute anche diverse ceramiche e dei vasi e reperti di vario genere datati, al momento approssimativamente, intorno al 1200 avanti Cristo. Due i punti di maggiore interesse: in uno si lavorerà per circa due settimane, nell’altro per circa un mese, sempre che non ci siano altre sorprese. Ieri, nel cantiere nel nuovo ospedale, ed in particolare nell’area dove sorgerà il padiglione degenze, si è tenuto un summit, dove, oltre al direttore generale dell’Usl 8 Renato Mason, ed al sindaco di Montebelluna Laura Puppato, erano presenti anche tecnici della sovrintendenza e del museo cittadino.

Verranno raddoppiati gli archeologi sinora al lavoro nel trasferimento dei materiali e nella catalogazione. I lavori comunque procederanno seppure con l’incognita di che cosa “regalerà” il terreno. Entro settembre si inizieranno a gettare le fondamenta del nuovo ospedale.