Non trovano nulla da rubare, allora vandalizzano la scuola
Cittadini indignati ma il consigliere Didoné rassicura sui controlli
CASTELFRANCO – Nuova effrazione nella scuola primaria di Borgo Padova ma non trovando nulla da rubare hanno vandalizzato il plesso scolastico. Un atto detestabile che è stato reso noto sul web da una signora che ha spiegato: “Tra sabato e domenica per l'ennesima volta un gruppo di bulletti è riuscito ad entrare nuovamente nella scuola primaria di Borgo Padova. Non hanno portato, credo, via nulla visto la povertà della scuola italiana, ma hanno danneggiato scrivanie e appeso al soffitto parti di una Lim oltre ai soliti danni da bimbominkia”.
Ma la signora si è posta anche degli interrogativi visto che non è la prima volta che si verificano fatti simili: “Vorrei sapere che cavolo di allarme hanno installato quelli dell'amministrazione comunale, visto che il vicinato non si è accorto di nulla? Vorrei capire se hanno intenzione di prendere provvedimenti seri visto che abbiamo perso il conto di quante volte sono entrati in un anno. Vorrei capire visto che si dovrebbero sapere (così mi hanno detto) i nomi di questi cogli… se le autorità hanno intenzione di prenderli per il coppino e metterli ai lavori socialmente utili (anche se personalmente sarei per i calci sul sedere)”.
Indiscutibilmente il tono è esasperato ma motivatamente perché in quella scuola poi ci vanno i figli dei castellani che devono ogni volta confrontarsi con l’impoverimento delle già scarne risorse pubbliche. Sulla questione è intervenuto il consigliere comunale di maggioranza Michael Didoné spiegando che: “Signora, per quello che so l’allarme funziona bene e mi risulta essere collegato con la vigilanza”.
Didoné prosegue: “Detto questo, proprio giovedì c’è stato un incontro con il comitato genitori, amministrazione e preside proprio per fare il punto e decidere quali altre azioni concrete portare avanti per cercare di risolvere il problema contro questi atti vandalici alla struttura scolastica. Sia il comune, direzione scolastica e le forze dell’ordine sono impegnate per trovare una soluzione nel più breve tempo possibile. Capisco essere arrabbiati, ma… l’attenzione è massima per frenare questo fenomeno”.