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11 dicembre 2024

Castelfranco

Obbligo di dimora invece del carcere, lui torna a spacciare

Ventunenne arrestato per la seconda volta: ceduta una dose a un 39enne di Castelfranco

| Ansa |

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Obbligo di dimora invece del carcere, lui torna a spacciare

PADOVA - Aveva beneficiato di una misura cautelare meno afflittiva - obbligo di dimora anzichè il carcere - da parte del Tribunale di Venezia, ma ne ha approfittato per tornare a spacciare come prima. Così, un cittadino tunisino 21enne, irregolare sul territorio italiano, è stato arrestato per la seconda volta dalla Questura di Padova. Gli era già successo il 23 novembre scorso, sempre per stupefacenti: sabato è stato bloccato nuovamente dalla squadra mobile, mentre spacciava sull'argine del Brenta. Aveva con se' 20 involucri di cocaina e 1.000 euro in contanti.

 il giovane ha ripreso immediatamente i propri contatti e la proficua attività di spaccio (nel corso del solo pomeriggio di sabato 20 gennaio aveva già totalizzato oltre 1.000 euro). I poliziotti lo hanno adocchiato spostarsi in maniera sospetta lungo l’argine del Brenta.

A tarda sera, accertata pure la violazione dell’orario di rientro in casa, gli agenti hanno pedinato il giovane sino al tratto di argine ricadente nel territorio di Limena (PD), ben distante dal domicilio da lui dichiarato. Gli agenti lo hanno osservato scendere lungo il terrapieno all’altezza di via Montello e, sinceratosi che non vi fosse nessuno a guardarlo nelle vicinanze, nascondere qualcosa in corrispondenza della ruota di un veicolo in sosta. Fatto ciò il 21enne è rimasto in attesa, in posizione defilata, tra la medesima auto ed un altro veicolo parcheggiato a fianco.

I poliziotti hanno però preferito attendere, immaginando che a breve avrebbe potuto effettuare una cessione. Infatti, dopo pochi minuti, hanno potuto scorgere l’arrivo a bassa velocità di un’autovettura, che giunta proprio all’altezza in cui si era posizionato lo straniero arrestava la marcia rimanendo col motore acceso. Subito dopo il conducente (successivamente identificato per un 39enne di Castelfranco Veneto) consegnava al pusher alcune banconote, ricevendone in cambio degli involucri; quindi ripartiva a velocità sostenuta, riuscendo ad allontanarsi di appena qualche centinaio di metri, venendo a quel punto fermato e sottoposto a controllo.

Con lui è stato arrestato anche un cittadino nigeriano, sul quale pendeva un mandato d'arresto europe per detenzione di 12 involucri di cocaina, e che ora dovra' ancora scontare 2 anni di reclusione. A giovane tunisino solo il 23 novembre scorso, il Tribunale di Venezia gli aveva concesso la sostituzione della custodia cautelare in carcere con la misura dell'obbligo di dimora nel comune di Padova, prescrivendogli di non allontanarsene senza autorizzazione e di non uscire dall'abitazione durante l'orario serale e notturno. Ma il ragazzo ha ripreso immediatamente i propri contatti e l'attività di spaccio: nel corso del solo pomeriggio di sabato aveva già totalizzato oltre 1.000 euro. I poliziotti lo hanno seguito mentre si spostava in maniera sospetta lungo l'argine del Brenta. A tarda sera, accertata pure la violazione dell'orario di rientro in casa, gli agenti hanno pedinato e poi fermato.


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