Omaggio del presidente del Senato Pietro Grasso ai tre martiri di Cordignano
Arrivata la telefonata di ringraziamento della segreteria della presidente della Camera Boldrini
CORDIGNANO - La segreteria del presidente del Senato della Repubblica ha recapitato all’avvocato Franco Boffa un attestato di riconoscimento per “Ricordare coloro che sono stati testimoni della legalità e con tenacia e coraggio hanno combattuto l’invasore e il nemico”.
La lettere ha fatto seguito all’invio del libretto di Franco Boffa “Rapporto ai cittadini di Vittorio Veneto” nel quale il figlio del Pretore Antonio Boffa (nella foto al centro) ripercorre gli avvenimenti del 1944, con una riflessione sul sacrificio fondativo dei tre “martiri" e l’auspicio che anche Vittorio Veneto ricordi con un monumento i tre caduti per la libertà.
Anche la presidente della Camera, l'onorevole Laura Boldrini, ha fatto pervenire tramite la segreteria una telefonata di ringraziamento insieme con l’incoraggiamento a sviluppare l’incisivo tema della esemplarità delle vite illustri, per una comune elevazione civile e morale.
Domani alle 17.30 a Cordignano presso il monumento nell’ansa del fiume Meschio verranno ricordati Giovanni Casoni, Antonio Boffa, e Temistocle Tomassi fucilati il 12 aprile 1944 per rappresaglia dai bersaglieri di Salò. Parteciperanno i sindaci di Vittorio Veneto e di Cordignano, Roberto Tonon e Alessandro Biz.
Recentemente è uscito, per l’Editore De Bastiani “Rapporto ai cittadini di Vittorio Veneto” di Franco Boffa. Vi sono esposte le vicende che illustrano le eroiche figure di Giovanni Casoni, Temistocle Tomassi e Antonio Boffa. Specie quest’ultima, documentata dai memoriali redatti dal Segretario del Fascio, il professor Giusto Chersi, dal Pretore Celestino Concas e dalle dichiarazioni dei massimi Capi della Resistenza, che attribuirono la presa di coscienza della cittadinanza e l'insorgere del moto partigiano al trascinante esempio delle virtù morali e civili, praticate dai tre martiri.
Antonio Boffa, napoletano, è stato addetto al riordino degli uffici giudiziari, dissestati in varie città d'Italia ed infine in Vittorio Veneto. Giovanni Casoni, nobile serravallese, amministratore dei beni dell’ing. Trojer ed economo delle Opere Pie raggruppate che comprendevano l’ospedale di Serravalle e la casa di riposo di Meschio. Temistocle Tomassi, originario dell’Aquila, tenente colonnello invalido di guerra e temporaneamente alloggiato a Vittorio Veneto. Sul Quindicinale in uscita in questi giorni l'inserto culturale riporta una sentita rievocazione dei figli di Casoni e Boffa, Alessandra e Franco.
Furono arresti anche i figli di Antonio Boffa, Nicola e Franco che, all’insaputa del padre, avevano avviato un progetto resistenziale.
L’avvocato Franco Boffa arriverà domani da Roma per partecipare assieme alla figlia di Casoni, Ferdinanda, alla cerimonia di rievocazione.