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14 dicembre 2024

Nord-Est

Operaio cade in una cisterna e muore

Tragico incidente sul lavoro in mattinata

| Ansa |

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Operaio cade in una cisterna e muore

VERONA - Un operaio è morto dopo essere caduto all'interno di una cisterna. L'infortunio è avvenuto oggi è avvenuto a Pressana (Verona) alla Berti Group, azienda che su occupa di commercio, lavorazione, raccolta e stoccaggio di cereali e granaglie. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, con ambulanza, automedica ed elisoccorso; presenti Carabinieri e Vigili del fuoco. L'uomo è stato estratto dalla cisterna già privo di vita. La vittima è un autotrasportatore . L'uomo, per cause in corso di accertamento, è caduto all'interno della cisterna del suo camion, in autoarticolato con doppia cisterna, dove doveva caricare cereali. Sul posto sono intervenuti per i soccorsi i sanitari del Suem 118 anche con il supporto dell'elicottero di Verona Emergenza e i Vigili del fuoco, ma quando l'autista è stato estratto dalla cisterna era già morto per i gravi traumi riportati nella caduta.

Aveva 46 anni, era sposato e aveva tre figli Martino Vallarsa, l'autotrasportatore morto questa mattina cadendo nella cisterna del suo camion, mentre stava per caricare cereali alla Berti Group. L'uomo viveva nelle vicinanze, a Zimella (Verona) ed era noto come volontario nella Pro Loco di Veronella, un altro paese a poca distanza. "La tua grande generosità e amicizia, unita alla tua impensabile timidezza non abbandoneranno mai la nostra cucina" è il messaggio di cordoglio sulla pagina Facebook dell'associazione. Sull'incidente indagano gli ispettori allo Spisal di Legnago dell'Ulss 9 Scaligera.

"La strage delle morti sul lavoro non si ferma: alle 26 del 2022 (Verona maglia nera in Veneto) oggi si aggiunge quella di un autotrasportatore caduto nella propria cisterna". Lo scrive in una nota la Cisl di Verona, dopo l'infortunio mortale avvenuto oggi a Pressana. "Nulla in questi casi - sottolinea il sindacato - è casuale: disattenzione, mancato rispetto delle regole di prevenzione, superficialità, dover consegnare presto ed a ogni costo". Secondo la Cisl "serve un cambio di passo: sicuramente più ispettori, oggi pochi, che con scarsi mezzi e tanto senso del dovere adempiono all'attività di vigilanza. Ma manca soprattutto una cultura della sicurezza. Fino a quando non lavoreremo insieme, al fianco anche dei lavoratori autonomi individuali che molto spesso non hanno la formazione adeguata, non conoscono le basi per lavorare in salute e sicurezza, non faremo passi avanti". Cisl, Cgil e Uil hanno convocato un'assemblea dei Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza per il 6 marzo prossimo, per condividere con enti ed istituzioni un nuovo patto territoriale che li veda protagonisti nel pianificare insieme formazione, interventi nelle scuole, potenziamento degli organismi paritetici e bilaterali che producano nelle imprese una piena ed efficace cultura partecipata della sicurezza.

 


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