Panevin 2024, Vittorio Veneto ne autorizzerà al massimo 12
Gli organizzatori devono presentare domanda entro il 6 dicembre
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Sono finiti gli anni in cui da nord a sud della città si contavano anche 160 panevin tra la sera del 5 e del 6 gennaio. Ogni quartiere e borgata aveva il suo. Ma già da alcuni anni il comune di Vittorio Veneto ha optato, in un’ottica di contenimento delle emissioni dannose in atmosfera e di salvaguardia dell’ambiente, per una drastica riduzione del numero dei falò, autorizzandone solo una dozzina. Di mezzo ci si è messa anche la tanta burocrazia a ridurre il numero, perché gli adempimenti da compiere per poter ricevere l’autorizzazione dal comune sono davvero molti. E così ad Epifania 2023 erano stati solo 8 i panevin richiesti ed autorizzati, nonostante la giunta avesse posto il limite a 12.
Pure quest’anno la giunta autorizza al massimo 12 panevin. Dodici panevin che devono avere lo “spiccato carattere collettivo e di aggregazione della comunità, ossia organizzati – si legge nel documento di giunta – da quartieri, associazioni, comitati e parrocchie”.
Gli organizzatori dei panevin devono presentare l’istanza di rilascio dell’autorizzazione entro mercoledì 6 dicembre al comando di polizia locale, depositando il piano di emergenza corredato di planimetrie dell’area e se necessaria la richiesta di modifica della viabilità.
Il panevin autorizzato per la sera del 5 o del 6 gennaio 2024 dovrà rispettare dei limiti: altezza massima 4 metri, diametro massimo alla base di 3 metri, utilizzare solo ramaglie e legno vergine secchi con basso contenuto di umidità per limitare la fumosità e privi di fogliame o aghi. L’accensione sarà poi autorizzata solo se in quei giorni non ci sarà un’allerta rossa o arancio per raggiunti limiti del livello di PM10 in atmosfera.
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