Quando il panevìn illumina l’amicizia
Due amici, due storie (intorno al falò): Andrea e Marco, tra viaggi lontani e radici profonde
VITTORIO VENETO - Non capita spesso di incontrare due persone così diverse, ma allo stesso tempo unite da un legame che resiste al tempo e alle distanze. Andrea Marcon e Marco Bin, entrambi sangiacomesi di origine e coetanei, hanno preso strade apparentemente opposte, ma con un filo comune: la felicità nel vivere appieno il proprio mondo.
Andrea, il viaggiatore solitario
Andrea Marcon, oggi residente a Torreglia, ha costruito una carriera brillante nel mondo delle aziende di consulenza europee. Tra il 2002 e il 2019 è stato una figura di spicco nel Rotaract, arrivando a presiedere il "District 2060". Ma un giorno ha deciso di cambiare rotta, lasciando il ruolo per dedicarsi a una passione che lo ha sempre affascinato: i viaggi solitari verso luoghi remoti.
Dopo aver esplorato l’Islanda con i suoi paesaggi lunari e Madeira con le sue scogliere mozzafiato, Andrea sta già progettando il prossimo itinerario. Ma, come ogni buon viaggiatore che si rispetti, mantiene il segreto su quale sarà la sua prossima destinazione. Una cosa è certa: sarà lontano, avventuroso e rigorosamente in solitaria.
Marco, il custode delle radici
Marco Bin, invece, ha scelto di restare vicino alla terra. Con una passione innata per l’agricoltura e la vita all’aperto, ha deciso di dedicare il tempo libero a un progetto che gli sta particolarmente a cuore: recuperare la vecchia casa del nonno a Osigo.
Con cura, pazienza e un occhio attento ai dettagli, Marco sta riportando in vita un luogo che era ormai abbandonato. Ogni pietra rimessa al suo posto racconta una storia, ogni trave restaurata è un ponte con il passato. Per Marco, la soddisfazione sta nel vedere rinascere ciò che sembrava perduto, trasformando ricordi in spazi che possono accogliere nuove esperienze secondo le sue nuove esigenze.
Il Panevin, un ponte tra passato e presente
Nonostante le loro vite abbiano preso direzioni così diverse, Andrea e Marco non dimenticano le loro radici comuni. Ogni anno, immancabilmente, si ritrovano al tradizionale Panevin del paese, accanto al calore del fuoco e al profumo del vin brûlé.
È qui che si abbandonano ai ricordi di quando erano boce, i ragazzini spensierati che scoprivano il mondo con occhi curiosi. E non manca mai una risata ripensando alla prima volta che hanno assaggiato la *bona pinza* preparata dagli alpini, accompagnata da un vin brûlé fatto secondo la tradizione.
Due strade, un’unica amicizia
Andrea e Marco sono la dimostrazione che non importa quanto diverse possano essere le scelte di vita: i legami autentici trovano sempre un modo per restare saldi. Che si tratti di esplorare terre lontane o di riscoprire il valore delle proprie radici, l’importante è trovare la felicità nel proprio percorso.
E così, tra un viaggio e un restauro, tra un segreto da mantenere e una pietra da posare, Andrea e Marco continuano a scrivere le loro storie. Diverse, ma intrecciate dalla forza di un’amicizia che il tempo e le distanze non possono scalfire.
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